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Monikova all'Aci Monikova all'Aci Germania vista da Praga jj] TORINO ■ EI miei romanzi racconto ■ storie che si svolgono in ■ Groenlandia o in Mongoé 11 lia, li scrivo in tedesco, ma il tema vero, profondo è sempre lo stesso: l'occupazione di Praga da parte dei tank russi nel '68, quando i tentativi democratici furono affossati e Jan Palach si diede fuoco in piazza Venceslao». Libushe Monikova, nata a Praga, romanziera saggista boema di lingua tedesca ha parlato ieri al Teatro Alfieri per la serie di conferenze dell'Associazione culturale italiana. Tema dell'incontro «La mia Germania». Prossimi appuntamenti oggi al Niccolini di Firenze, lunedì al Nuovo di Milano, martedì all'Eliseo di Roma, mercoledì all'Esedra di Bari. Nella sua conferenza, che ha chiuso il ciclo di incontri organizzati quest'anno dallAci, la Monikova ha parlato della sua seconda patria, dove risiede ormai da molti anni, disegnandone un profilo fuori dai luoghi comuni: «Molte cose sono successe dopo la caduta del muro di Berlino nell'89. Molte speranze sono andate deluse accompagnate dalla crisi economica e dalla nascita del razzismo; ma la Germania non è soltanto l'odio razzista dei neonazisti, la violenza dei naziskin. La Germania è anche un vasto strato sociale di intellettuali progressisti che lottano contro questi tentativi nostalgici. Per carità, si parla sempre male dei tedeschi e alcuni aspetti negativi esistono. Ma quello che voglio mettere in rilievo sono i lati positivi, che sono molti». Oggi Libushe Monikova abita a Magonza, nella casa Museo di Gutenberg. Questa residenza fa parte di un premio letterario che ha vinto e in base al quale, cosa curiosa, a uno scrittore vengono forniti i mezzi per realizzare un film da un proprio romanzo. «Nel mio caso il romanzo è Ghiacci alla deriva. Il film è prodotto dalla rete televisiva tedesca Zdf. Farò da sceneggiatore e regista e andrò a girarlo in Groenlandia, dove è ambientato, con un solo cameraman».[se. tr.j