Assegni scoperti mettono nei guai Ornella Muti

Assegni scoperti mettono nei guai Ornella Muti Assegni scoperti mettono nei guai Ornella Muti COMO. «Quella firma non è mia. In questa brutta storia sono vittima. E vorrei tanto sapere chi è il responsabile di questo scherzo di pessimo gusto». Quando dopo un'ora di interrogatorio, Ornella Muti esce dall'ufficio di Vittorio Nessi, sostituto procuratore, non ha molta voglia di parlare. «Perché sono stata sentita dal magistrato? Non credo di doverlo dire». Lo si saprà più tardi: ò per una storia di assegni intestati a Francesca Romana Rivelli, ovvero Ornella Muti. Assegni per un centinaio di milioni di lire firmati dall'attrice e girati ad una nota azienda serica comasca, la «Sonvico» di Cadorago, fallita un paio di anni fa. Ad accorgersi degli assegni è stalo il curatore fallimentare. Soio che orano scoperti e Ornella Muli sostiene di non averli mai firmati. Qualcuno, insomma, avrebbe usato il suo nome, ia sue firma. E l'attrice lo ha denunciato alla procura di Como. [m. m.j

Persone citate: Ornella Muli, Ornella Muti, Rivelli, Sonvico, Vittorio Nessi

Luoghi citati: Cadorago, Como