Clinton si difende in tv

Sullo scandalo Whitewater il Presidente accusa giornalisti e avversari di correre dietro ai pettegolezzi Sullo scandalo Whitewater il Presidente accusa giornalisti e avversari di correre dietro ai pettegolezzi Clinton si difende in tv Ma ammette: ho gonfiato le perdite Bill Clinton, che ama essere chiamato «The comeback Kid», il ragazzo che torna sempre e che non si dà mai per vinto, giovedì notte ha tentato di dare il meglio di se stesso nell'eccezionale conferenza stampa televisiva convocata precipitosamente per riscattare la sua Presidenza dagli assalti del passato e ridarle un presente e un futuro. Clinton ha sottolineato tutte le principali realizzazioni dei suoi primi 14 mesi alla Casa Bianca, per mettere in evidenza come l'affare Whitewater non sia altro che un vuoto pettegolezzo caro solo ai giornalisti e agli avversari politici. Ma, delle 18 domande che gli sono state rivolte, solo due non hanno costretto il Presidente a rendere conto del comportamento suo e di Hillary nella discussa speculazione chiamata Whitewater, con tutto quello che gli gira attorno. Poi Clinton ha protestato di nuovo la sua innocenza, ma l'unica novità della serata è stata una nuova ammissione: nella speculazione la Prima Coppia perdette oltre 20 mila dollari in meno di quanto aveva proclamato per anni e fino al giorno prima. Per dimostrare spirito di collaborazione e buona fede, Clinton ha anche annunciato per il giorno dopo, cioè per ieri, la consegna alla WASHINGTON DAL NOSTRO CORRISPONDENTE WASHINGTON. Il «Washington Post» avrebbe sospeso per due settimane un reporter incaricato di indagare su una vicenda a sfondo sessuale imbarazzante per Bill Clinton. Lo ha scritto ieri il «Washington Times». Il giornalista Michael Isikoff avrebbe avuto un acceso scambio di opinioni con i dirigenti del giornale sull'enfasi da assegnare alla storia, nata da una conferenza stampa del febbraio scorso nella quale una donna, Paula Corbin Jones, aveva accusato Clinton di aver tentato di ottenere prestazioni sessuali da lei nel maggio 1981, quando il Presidente era governatore dell'Arkansas. Il «Washington Post», contrariamente all'opinione del reporter, aveva deciso di non dare spazio alle accuse senza aver prima ottenuto una conferma indipendente. SEXY SCANDALI DI BILL — I repubblicani insistono «La Casa Bianca tentò d'insabbiare le indagini» se i rapporti tra la cassa di risparmio e la Whitewater. E ha anche dimostrato come il dipartimento per la Giustizia abbia insabbiato l'indagine nei primi mesi della presidenza Clinton. Clinton ha detto di non avere mai saputo nulla di tutto questo e ha sostenuto che la storia delle pressioni dell'ufficio di Kansas City nasce da un litigio tra repubblicani, retaggio della passata amministrazione. Così il «Washington Post» ha avuto buon gioco ieri nel notare che il fatto che i funzionari del Tesoro in questione non siano stati nominati da Clinton non significa affatto che siano repubblicani e che manchino di indipendenza. E ieri, mentre l'avvocato di Clinton David Rendali, consegnava ai giornalisti le carte con le dichiarazioni fiscali dei Clinton negli ultimi anni '70, l'immagine del Presidente ha continuato ad apparire insidiata dai fantasmi del passato. Mentre, per quello che riguarda il presente, oltre l'80 per cento degli americani, secondo un nuovo sondaggio, crede che i Clinton abbiano fatto qualcosa di storto e i due terzi ritengono che la Casa Bianca abbia organizzato indebiti tentativi di copertura. Per il futuro, si attende una doppia inchiesta parlamentare, una per Camera, all'inizio di maggio. dato solo ora, per caso, proprio leggendo le bozze dell'autobiografia della madre, che aveva chiesto per lei un prestito di 20 mila dollari e che, poi, per errore, aveva accumulato questo esborso a quello per le perdite subite con la speculazione. «Se io devo spendere 20 mila dollari - ha poi commentato acidamente il vice-capogruppo repubblicano alla Camera Newt Gingrich - poi me lo ricordo». Clinton, poche ore prima, aveva seguito con apprensione l'intervento del senatore repubblicato dello Iowa Leach, un uomo molto rispettato per la sua indipendenza di giudizio e la forte autorità morale. Leach Clinton e uno dei suoi consiglieri, Bruce Lindsey, interrogato dal giurì (foto epa] del governatore, e che poi fallì, costando ai contribuenti 60 mila dollari. Leach ha anche documentato come i funzionari centrali della Banca del Tesoro incaricata dell'indagine sulla Madison Guarantee abbiano esercitato pressioni sull'ufficio di Kansas City perché nascondes- ha documentato come ben 70 mila dollari, provenienti da fondi assicurati dal governo federale, siano affluiti alla Whitewater dalla cassa di risparmio Madison Guarantee, che avrebbe dovuto dare soldi ai poco abbienti e non finanziare le speculazioni della famiglia Paolo Passarmi

Luoghi citati: Arkansas, Clinton David Rendali, Kansas City, Washington