la prima volta con tre schede

CAMERA UNINOMINALE CAMERA UNINOMINALE la prima volta con tre schede Le nuove regole per eleggere Camera e Senato PER CHE COSA SI VOTA. Domani c lunedì si elegge il dodicesimo Parlamento della Repubblica: 315 componenti del Senato (cui vanno aggiunti i Senatori a vita, nominati dai Presidenti della Repubblica) e 630 deputati alla Camera (tutti elettivi). CHI VOTA. Per l'elezione al Senato della Repubblica hanno diritto al voto tutti i cittadini che hanno compiuto i 25 anni di età. Mentre per l'elezione della Camera è sufficiente aver compiuto i 18 anni. LA NUOVA LECCE. Cambiano le regole, dopo 48 anni, sia per eleggere i 315 senatori che i 630 deputati. Per la prima volta domani e lunedì si voterà con un nuovo sistema elettorale (il meccanismo attraverso cui si trasformano i voti in seggi). Si tratta di un «sistema misto», fra maggioritario (in questo caso l'elezione avviene in collegi uninominali, cioè in porzioni del territorio nazionale in cui viene assegnato un unico seggio, e chi ottiene più voti conquista il seggio) e proporzionale (sistema fondato sul principio della corrispondenza fra voti ottenuti dai partiti e seggi loro attribuiti. In questo caso i voti sono raccolti e conteggiati sulla base di circoscrizioni elettorali in cui si eleggono più deputati, tenendo conto dei voti riportati da ciascuna lista). IL SISTEMA. I nuovi sistemi elettorali per Camera e Senato sono «misti». 1 seggi spettanti a ciascuna Regione, per il Senato, e a ciascuna delle circoscrizioni, per la Camera, sono assegnati per tre quarti (75 per cento) con il sistema maggioritario in un unico turno di votazione, e per un quarto (25%) con il sistema proporzionale (fanno eccezione Valle d'Aosta, dove non c'è ripartizione proporzionale essendoci un solo senatore e un solo deputato da eleggere; Molise, dove i due senatori saranno eletti col sistema maggioritario in collegi uninominali; Trentino-Alto Adige, dove i 7 senatori saranno eletti, per tutelare le minoranze linguistiche in sei collegi, come sempre avvenuto in passato: 3 a Trento e 3 a Bolzano). LE RIPARTIZIONI. 232 senatori e 475 deputati saranno eletti col sistema maggioritario in altrettanti collegi uninominali. 83 seggi per il Senato e 155 per la Camera, invece, saranno destinati al recupero proporzionale, che sarà effettuato sul piano regionale per il Senato, e su base nazionale per la Camera. IL VOTO PER IL SENATO. Per l'elezione del Senato l'elettore riceverà una sola scheda (di colore giallo), dove sono riportati i nomi di tutti i candidati. Accanto ad ogni nome ci sarà il simbolo del partito o gruppo cui appartiene il candidato. La scheda elettorale per il Senato non è cambiata rispetto al passato, né è diverso il modo di votare: si può tracciare una croce sul nome del candidato prescelto, sul simbolo corrispondente o comunque nel rettangolo dentro cui è stampato il nome del candidato (possono essere anche indicati contemporaneamente nome e simbolo). IL VOTO PER LA CAMERA. Per l'elezione della Camera, per la prima volta, l'elettore riceverà due diverse schede. Con la prima (colore rosa) l'elettore vo- IL conto alla rovescia finisce: domani alle 6,30 saranno aperti i seggi che, fino a luneeì sera, consentiranno a 48 milioni, 418.055 italiani (23 milioni 293.770 uomini e 25 milioni 124.285 donne) di scegliere il primo Parlamento della seconda Repubblica. Dopo quasi mezzo secolo, infatti, le elezioni si svolgono con un nuovo sistema a metà fra maggioritario e proporzionale, e tre schede. GLI ORARI. Si vota domenica dalle 6,30 alle 22, e lunedì dalle terà per scegliere il deputato del proprio collegio, in ciascuno dei 475 collegi risulterà eletto il candidati che avrà avuto più voti. Con la seconda scheda (colore grigio) l'elettore voterà per una delle liste di partito presenti nella circoscrizione e che concorrono per l'attribuzione con il metodo proporzionale dei restanti 155 seggi. LO SBARRAMENTO. Riferendosi alla seconda scheda per la Camera, va detto che la ripartizione proporzionale, lunedì notte, avverrà tra le sole liste che avranno ottenuto almeno il 4% del totale dei voti valiti sull'intero territorio nazionale. E' la prima volta che in Italia viene introdotto lo sbarramento per l'accesso al Parlamento. IL COLLEGAMENTO. Ogni candidato per l'elezione nel collegio uninominale ha dovuto obbligatoriamente collegarsi con una o più liste che partecipano al riparto dei seggi proporzionali della circoscrizione. Il discorso non vale invece nel senso opposto: cioè possono esservi liste che partecipano soltanto alla ripartizione dei seggi nella parte proporzionale, e che non pre- 8 alle 22. Subito dopo lo spoglio delle schede. COSA PORTARE. Ogni elettore dovrà presentarsi al seggio munito di certificato elettorale (chi non l'ha avuto o l'ha smarrito può chiederlo all'ufficio elettorale del Comune) e di un documento. LE SCHEDE. La scheda (gialla) per il Senato è quella tradizionale: con una croce si vota il simbolo collocato a sinistra. Vincerà chi avrà preso più voti nel collegio. I meglio piaz¬ sentano propri candidati nei collegi uninominali. Attenzione: sulla scheda compaiono i simboli dei partiti che costituiscono l'alleanza che sostiene il candidato uninominale, che non sono necessariamente tutti quelli collegati al candidato zati verranno ripescati col recupero proporzionale. La prima scheda per la Camera (rosa) è per eleggere un candidato per ogni collegio uninominale. Sulla sinistra di ogni colonna ci sono i nomi, a destra i simboli (fino a 5). La preferenza si indica sbarrando nome o simbolo. La seconda scheda per la Camera (grigio) è per eleggere i deputati col proporzionale: ogni partito ha presentato da uno a 4 candidati, si vota con una croce sul simbolo, non sul nome. prio voto tracciando una croce sul nome del candidato o comunque sul rettangolo corrispondente (anche su uno dei simboli posti a fianco del nome). CAMERA, SECONDA SCHEDA. La scheda per l'attribuzione dei seggi con il sistema proporzionale (grigia) riporta, accanto a ciascun simbolo, i nomi dei candidati della lista circoscrizionale. Ogni lista non potrà presentare candidati in misura superiore a un terzo dei seggi spettanti alla circoscrizione: Tale numero è definito in base alla popolazione delle circoscrizioni, e varia da un massimo di 11 (Puglia ed Emilia Romagna) a un minimo di 1 (Molise). A seconda dei casi, dunque, le liste saranno formate da un minimo di uno a un massimo di 4 candidati. Si vota tracciando un un segno sul simbolo della lista, mentre non sarà più consentito esprimere, come in passato, un voto di preferenza per qualcuno dei candidati compresi nella lista. La lista, infatti, è bloccata e sulla scheda i nomi sono stampati nell'ordine stabilito dal partito che li ha presentati. Se il partito conquisterà dei SCHEDA GIALLA Con la scheda gialla si eleggono i senatori. Sulla sinistra compaiono i simboli dei partiti, sulla destra i nomi dei candidati. A ogni simbolo corrisponde un solo nome. E' eletto direttamente il candidato che ottiene più voti, i migliori tra i battuti possono essere ripescati attraverso il "recupero". Anche per il Senato, infatti, la legge prevede che il 25% del seggi sia assegnato con il sistema proporzionale. COME SI VOTA Il voto si esprime tracciando una sola croce sul nome del candidato o su uno dei simboli corrispondenti o sul rettangolo che li comprende. mera (colore rosa) è simile a quella del Senato (gialla). Con una sola differenza (oltre al colore): accanto al nome del candidato potrà comparire più di un simbolo (fino a un massimo di 5, tutti sulla stessa riga). L'elettore potrà esprimere il pro¬

Persone citate: Trentino-alto Adige

Luoghi citati: Bolzano, Emilia Romagna, Italia, Lecce, Molise, Puglia, Trento, Valle D'aosta