Tra cipria e nervosismi l'ultimo appello in tivù

Tra cipria e nervosismi l'ultime» appello in tivù Tra cipria e nervosismi l'ultime» appello in tivù «I risultati? Lunedì, già alle 22,01» EXIT POLL ROMA. ((Alle 22,01 avremo il primo ed unico exit poli del Cirm che sarà in grado - con poche possibili variazioni - di disegnare la nuova Camera dei deputati». Lo ha annunciato il responsabile della sede Rai di Milano, Ennio Chiodi, descrivendo la lunga notte elettorale della Rai. Le prime proiezioni, a cura dcll'Abacus, partiranno invece dalle 23,15. Su Raiuno la diretta elettorale decollerà alle 20,40, con un varietà in diretta dal Delle Vittorie affidato a Mara Venier e Liili Gruber, con Pippo Franco e Valeria Marini. Poi la linea passerà al Tgl. Su Raidue lo «speciale elezioni» del Tg2 sarà abbinato al varietà «I fatti vostri». Raitre si affiderà a «Il rosso e il nero», che dalle 20,30 all'I,30 presenterà con il Tg3 una diretta fiume. Dati e proiezioni a livello locale saranno forniti all' 1,30 su Raitre. Anche le reti Fininvest e Telemontecarlo seguiranno lo spoglio dei risultati elettorali con maratone a base di proiezioni ed exit poli. Il Tg5, con Mentana, prenderà la linea alle 21,50, per cederla alle 4 di mattina. Emilio Fede (su Rete4) ha organizzato 15 ore di non-stop, mentre su Italia 1 sarà Paolo Liguori a commentare il voto. Su Tmc la Maratona Tv partirà alle 21,30 e andrà avanti fino alle 2, con un programma speciale condotto da Sandro Curzi, al quale interverranno leader politici e commentatori. [r. int.l gni di cordata. Il segretario della Quercia è un giocherellone. Arriva a mezzogiorno e mezzo e in attesa di registrare prende in mano i cartoncini con i due simboli, del pds e dei progressisti. «Il più bello è questo», spiega, tenendo in mano la Quercia. E poi, indicando la falce e martello, che spunta sotto l'albero pidiessino, aggiunge: «Non dobbiamo coprirla, sennò si inquieta Bertolotti». Che starebbe per Bertinotti Fausto, il quale arriva con qualche minuto di anticipo. Quelli delle tribune elettorali evitano di farlo incontrare con Berlu¬ sconi, che è ancora lì, e lui si mostra dispiaciuto. Quasi quasi avrebbe voluto stringere la mano al nemico, vederlo da vicino. Bertinotti è arrivato presto perché ha fretta. Lo aspetta il comizio finale. «L'avrei voluto fare con tutti i progressisti, l'ho proposto tre volte, ma non c'è stato niente da fare. Sapete, a quelli di Ad non piacciono le masse e le bandiere...». Dopo il segretario di Rifondazione è la volta di Lucia Fronza Crepaz. Registrerà lei l'appello per il partito popolare, perché Martinazzoli è fedele al motto secondo cui meno ci si fa vedere in tv e meglio è. La poverina passa inosservata. Anche perché cameramen e fotografi aspettano Adriano Celentano, spedito lì da Pannella. Il cantante ripete l'appello per ben sei volte. Spazientendo il solitamente flemmatico Carlo Ripa di Meana. Il portavoce dei verdi prima fa buon viso a cattivo gioco. Chiede notizie dell'incontro tra Occhetto e Berlusconi. «Achille non l'ha salutato? E che, ha fatto un'iniezione di midollo leonino? L'altra sera alla Fininvest i due si facevano i

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