Tre tifosi granata trattenuti a Londra di Angelo Conti

Tre tifosi granata trattenuti a Londra Tre tifosi granata trattenuti a Londra Ancora in attesa del processo dopo gli scontri con la polizia Cgil Piemonte è Marcenaro il nuovo leader Tre tifosi granata sono ancora trattenuti a Londra, in attesa del processo, dopo gli scontri con la polizia avvenuti durante la partita fra gli inglesi dell'Arsonal ed il Torino, lo scorso 15 marzo. Si tratta di Francesco Macrì, 25 anni, Marco Montiglio, 26, e Stefano Paradiso, 27, tutti incensurati. Arrestati subito dopo il match, hanno trascorso cinque giorni nel carcere di Pentonville. Successivamente sono stati posti in libertà dietro il pagamento di 1000 sterline di cauzione, ma devono ora attendere a Londra la sentenza. . La vicenda potrebbe avere degli strascichi. «Temiamo che la giustizia inglese - spiega Gabriella Paradiso, madre di Stefano - possa procedere a rilento, visto che parti lese sono poliziotti, alcuni dei quali sono rimasti feriti nei tafferugli. Alla prima udienza, fissata per mercoledì prossimo all'Highbury Court, potrebbe seguire un rinvio di qualche mese. Ma l'essere trattenuto a Londra per tanto tempo vorrebbe dire, per mio figlio, perdere il posto di lavoro». Gli incidenti che hanno portato in carcere i tre torinesi so¬ no avvenuti in strane circostanze durante una serata sostanzialmente tranquilla. «Siamo arrivati allo stadio nel primo pomeriggio - racconta Stefano, ora ospite di un ostello nel quartiere di Paddington - ed abbiamo persino fraternizzato con i tifosi dell'Arsenal. I guai sono cominciati quando, all'interno del settore riservato ai tifosi granata, i poliziotti hanno preteso che prendessimo posto nei seggiolini numerati. In Italia, noi ragazzi delle curve, siamo abituati a rimanere in piedi, e non eravamo certo venuti sino a Londra per starcene in silenzio, seduti su una poltroncina. Volevamo semplicemente incitare la squadra con i nostri cori». I poliziotti inglesi non erano dello stesso avviso ed hanno cominciato ad usare le maniere forti, per convincere i tifosi a sedersi: «E' nato un parapiglia, gli agenti ci hanno picchiato, noi ci siamo difesi». Otto granata sono poi stati accompagnati alla stazione di polizia di Highbury, cinque sono stati rilasciati subito, tre sono invece finiti in carcere. All'arresto dei nostri hanno anche assistito tre funzionari della Digos torinese che, ovviamente, non avevano alcune voce in capitolo: «Conosciamo solo le imputazioni che la polizia inglese ha contestato ai tre tifosi - spiegano in via Grattoni - e cioè rissa e lesioni personali al Paradiso ed al Macrì, rissa e violenza a pubblico ufficiale per il Montiglio, l'unico dei tre ad avere un passato da ultra». I tre granata rischiano una condanna piuttosto pesante, fino a cinque anni. La legislazione inglese è infatti particolarmente severa anche perché gli agenti di polizia sono sempre disarmati. Pietro Marcenaro è il nuovo segretario generale della Cgil piemonte. Marcenaro è stato eletto ieri dal direttivo al posto di Claudio Sabattini, passato a ricoprire l'incarico di segretario generale della Fiom nazionale. Su 152 aventi diritto hanno votato in 105: i voti favorevoli a Marcenaro sono stati 72, quelli contrari 26, gli astenuti 6 e le schede nulle una. Pietro Marcenaro, 47 anni, è genovese. Da 25 anni è sindacalista nella Cgil e ha già fatto parte della segreteria piemontese dall'88 all'89. E' quindi entrato a far parte della segreteria della Fiom Piemonte ed è stato eletto segretario generale il 16 dicembre del 1991. «Un'elezione - ha detto il segretario nazionale Cgil, Angelo Airoldi - caratterizzata da rapidità e serenità, fatto che depone a favore della tesi espressa da Marcenaro in merito al miglioramento delle condizioni interne alla Cgil». Angelo Conti

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