Lira e Borsa in balia del voto di Valeria Sacchi

Il marco a quota 992 mentre sul mercato azionario fa capolino la speculazione Il marco a quota 992 mentre sul mercato azionario fa capolino la speculazione Lira e Borsa in balia del voto Dal Cer segnali positivi per la ripresa Bilancia pagamenti col vento in poppa L'lTALIA SECONDOIL CER 1993 J 1994 J 1995 > 1996 INDICATORI DELL'ECONOMIA V K K ITALIANA NEL TRIENNI0 W96 A C0NFR0NT0 CON II. '93 NELLE PREVISI0NI DEL CENTRO EUROPA RICERCHE PIL -0,6% 1,7% 2,3% 3,1% IMPORT MERCI -9,0% 5,6% 4,20 5,4% ESPORTAZIONI 8,3% 5,9% 5,8% 6,0% CONSUMI PRIVATI -1,8% 0,4% 1,6% 2,7% INVESTIMENTI FISSI -9,5% 0,1% 3,1% 4,3% OCCUPAZIONE -2,6% -0,8% 0,2% 0,6% INFLAZIONE 4,2% 4,0% 3,3% 2,9% SALDO BIL. PAGAMENTI* 1 1.447 15.178 25.681 32.724 FABBISOGNO STATALE* 153.522 157.296 150.760 149.670 DI5AVANZO CORRENTE* 101.492 95.555 85.370 79.953 RAPPORTO DEBITO/P1L 121,1% 124,8% 126,8% 127,6% TASSO MEDIO SUI BOT 10,6% a 7,7% j 6,9% a 6,6% 'IN MILIARDI ROMA. L'incandescente vento elettorale soffia su lira e Borsa, che danno visibili segni di affaticamento. Il marco ha sfondato quota 990 sulla nostra moneta (Bankitalia indicava ieri il rapporto di cambio a 992,26 lire per un marco) e può consolare solo in parte il lieve recupero sul dollaro, cambiato a 1667,88 lire contro le 1669,65 precedenti. «C'è molta confusione all'estero - commentano i cambisti - l'incertezza durerà fino a quando non si avrà la garanzia di un governo stabile, ma anche moderato». Anche sul mercato obbligazionario gli operatori continuano a rilevare la cautela degli investitori stranieri e avvertono che un po' di speculazione elettorale sarà inevitabile, ma non pronosticano sbandate allarmanti. Ma a Piazza Affari, in attesa del responso delle urne, gli scambi languono e si segnalano piccole scorrerie da parte della speculazione professionale. Per l'indice Comit la giornata si ò chiusa con un arretramento dello 0,77%. Si allenta un po' la tensione, invece, sul fronte della finanza pubblica. Un'iniezione di fiducia vie¬ ne dal Centro Europa ricerche, che giudica la situazione «non molto preoccupante, malgrado il mancato raggiungimento degli obiettivi di abbattimento del fabbisogno 1994», che dovrebbe superare di circa 13 mila miliardi il livello programmato. Secondo il Cer, dunque, ogni ipotesi di una nuova manovra correttiva sui conti pubblici è prematura e potrebbe avere effetti controproducenti in una delicata fase di ripresa della crescita come l'attuale. Le previsioni sull'andamento della finanza pubblica, ma anche dell'economia reale, dice il Cer, sono infatti decisamente positive e la stabilizzazione del rapporto debito-Pil entro il '96 appare possibile. Quanto alla ripresa, per tutto il '94, si avvertirà soprattutto sul versante delle esportazioni. E, quasi a confermare le previsioni del Cer, arrivano i dati di febbraio della bilancia dei pagamenti, che continua a viaggiare con il vento in poppa: il saldo dei conti con l'estero ò stato positivo per 1411 miliardi di lire, contro il deficit ài 2937 miliardi accusato nel febbraio 1993. [v. cor.] 'IN MILIARDI Intanto i mercato obbligazionari, ignorando il ribasso del tasso di intervento in Francia, hanno seguito il trend ribassista dei futures americani. A fine giornata il Btp decennale perdeva 50 centesimi, il quinquennale solo 15. Bankitalia rassicura i cambi sono calmi Il governatore Antonio Fazio e (a fianco) il ministro Barucci Forse alla grande». Valeria Sacchi

Persone citate: Antonio Fazio, Barucci

Luoghi citati: Europa, Francia, Roma