«Gli amici di Peter» si rivedono

«Gli amici di Peter» si rivedono «Gli amici di Peter» si rivedono SCHEMA classico, «Il grande freddo» o «Compagni di scuola» all'inglese: vecchi amici di college che avevano a suo tempo formato una piccola troupe teatrale anticonformista e che non si vedono da dieci anni, si ritrovano per Capodanno nel maniero che uno di loro, Peter, ha ereditato. Calore, incontri, scontri, nostalgie, irritazioni, amori, spiritosaggini, malinconie per la giovinezza che se ne va, rimpianto per lo spirito di rivolta ormai spento e le speranze perdute: c'è tutto, compresa una sorpresa finale che è naturalmente una brutta sorpresa. Il film è pure denso di allusioni interne, di autobiografia di gruppo. Molti degli interpreti hanno recitato insieme sin dai tempi di Cambridge. Phyllida Law, che recita la parte della governante della nobile dimora, è la madre di Emma Thompson (anche lei governante d'una nobile dimora in «Quel che resta del giorno»). Branagh fa il personaggio di uno che ò andato a lavorare negli Stati Uniti. Il film finisce per essere più privato che riuscito, pare davvero un'occasione inventata da un gruppo di amici per divertirsi con autoindulgenza e autoironia; ma gli attori sono bravi e l'insieme risulta piuttosto raffinato e affettuoso. GLI AMICI DI PETER di Kenneth Branagh con Kenneth Branagh, Emma Thompson, Stephen Fry, Hugh Laurie, Imelda Staunton, Alphonsia Emmanuel; Inghilterra, 1992 TORINO, Cinema Charlie Chaplin 1 MILANO, Nuovo Orchidea, Tiffany GENOVA, Universale 3 BOLOGNA, Embassy FIRENZE, Principe ROMA, Cola di Rienzo NAPOLI, Filangieri

Luoghi citati: Bologna, Cambridge, Firenze, Milano, Napoli, Roma, Stati Uniti, Torino