«Quel che resta del giorno» è bellissimo

«Quel che resta del giorno» è bellissimo «Quel che resta del giorno» è bellissimo INGIUSTAMENTE sconfitto all'Oscar, meravigliosamente recitato da Anthony Hopkins, Emma Thompson e James Fox, tratto dal romanzo pubblicato da Einaudi del quarantenne nippo-inglese Kazuo Ishiguro, è uno dei più bei film che James lvory abbia diretto. Un giorno d'estate del 1958, nella prima settimana di libertà di tutta la sua vita, l'impeccabile maggiordomo della nobile dimora Darlington Hall viaggia in automobile verso la Cornovaglia per rivedere Emma Thompson, un tempo perfetta governante della casa, e cercare di convincerla a riassumere il suo posto al castello che dopo la morte di Lord Darlington è stato comprato da un signore americano. La solitudine e l'andamento del viaggio quasi costringono l'uomo non più giovane a un amaro bilancio: ha fallito la propria esistenza e adesso è tardi, l'incontro con la governante non muterà le cose, quel che resta dei suoi giorni è un grande vuoto. Tra elegia e ironia, con splendore figurativo e profondità interiore, divertimento e malinconia, un'analisi esemplare sulla vocazione a servire (o a dedicarsi interamente al lavoro), sull'ordine apparente, sullo spreco della vita. QUEL CHE RESTA DEL GIORNO di James lvory con Anthony Hopkins, Emma Thompson, James Fox; Inghilterra/Usa, 1993 TRIESTE, Cinema Sala Azzurra TORINO, Adua 200, Romano MILANO, Excelsior GENOVA, Olimpia BOLOGNA, Capitol 2, Odeon A FIRENZE, Astra 1 ROMA, Alcazar, Eden, King, Maestoso 3, Rivoli NAPOLI, Fiamma; BARI, Kursaal Santa Lucia; PALERMO, Abc