Il gesuita

Il gesuita Il gesuita Rivedere il giudizio IE storicamenc risulta, come pare, che nei confronti dei Templari venne commessa una grave _l ingiustizia, condannandoli benché innocenti o con procedure non rispondenti a giustizia, non vedo perché non si possa procedere a una revisione del giudizio, anche da parte della Chiesa. Evidentemente occorre non trasferire il nostro modo di vedere le cose in un'epoca diversa, ma i diritti fondamentali delle persone e delle stesse istituzioni ingiustamente perseguitati vanno difesi in ogni tempo, se necessario restituendo il suo posto alla verità prima misconosciuta. Nel caso dei Templari, la revisione ecclesiastica può essere complicata dal fatto che il Concilio di Vienna (1311) rifiutò di riconoscerne la colpevolezza. Gli accusati, infatti, ritrattarono davanti ai cardinali Legati le ammissioni estorte con la tortura. Il papa Clemente V sciolse perciò l'Ordine, cedendo alle pressioni del re di Francia, ma rifiutandosi di condannarlo. In altri Paesi, infatti, le sorti dell'Ordine furono differenti. «Ho personalmente l'impressione che i tentativi di ritrovarne le tracce di vita nei secoli seguenti, per esempio da parte della Massoneria, anche se romanzata, non giovino molto a fare chiarezza su una tragedia storica di secoli fa, dovuta a invidie e al desiderio di impossessarsi dei beni dell'Ordine». Gianpaolo Salvini (gesuita, direttore di «La Civiltà Cattolica»)

Persone citate: Clemente V, Gianpaolo Salvini

Luoghi citati: Francia, Vienna