L'Ordine

L'Ordine L'Ordine Noi vogliamo chiarezza Il cardinale Riparare le ingiustizie soluzione di San Bernardo, che aveva scritto una «Laude» in onore dei cavalieri del Tempio, in cui affermava che quando il Templare uccideva gli infedeli non era da considerarsi un omicida ma piuttosto un «malicida», cioè uno che uccide un uomo cattivo quale era da ritenere un seguace di Allah. Cose da Medioevo, anche se provenivano dalla penna di un santo. Ma cose da Medioevo, e ancor più, il processo intentato ai Templari da Filippo il Bello, in cui i cavalieri, sotto tortura, ammisero tutto quello che volevano i loro accusatori, anche di aver adorato il demonio sotto forma di un gatto nero. M~ I auguro che il Sommo Pontefice pronunci la sentenza che ponga fine a ogni equivoco e a ogni spe culazione storica sull'Ordine dei Templari. La nostra speranza è che anche la Santa Sede, come i Patriarcati di Gerusalemme e di Antiochia, apra le porte ai Cavalieri del Tempio, i quali non hanno alcuna rivendicazione da avanzare sui beni materiali che, sei secoli fa, furono tolti con grave ingiustizia ai nostri Padri. Chiediamo soltanto una parola di chiarezza, come per Galileo, per riprendere a pieno titolo il nostro posto nella Chiesa». IPARARE le ingiustizie storiche è un dovere di tutti, in modo speciale per i cristiani, quando risulti qualche loro responsabilità. Credo che l'attuale pontefice, Giovanni Paolo II, abbia forte il senso di questo dovere e l'abbia più volte dimostrato, chiedendo perdono per certi misfatti della storia e riabilitando, per esempio, figure come quelle di Galileo. Che il processo ai Templari sia stato una clamorosa ingiustizia è un risultato della ricerca storica che deve far riflettere». Card. Achille Silvestrini Rocco Zingaro (Gran Precettore d'Italia dell'ordine dei Templari) (Prefetto della Congregazione per le Chiese orientali) Domenico Del Rio ALE

Persone citate: Achille Silvestrini Rocco, Antiochia, Domenico Del Rio, Giovanni Paolo Ii, Rocco Zingaro

Luoghi citati: Gerusalemme, Italia