«Intellettuali senza fede»

«Intellettuali senza fede» «Intellettuali senza fede» LA classe intellettuale italiana è molto scettica e di tradizione illuministica. Preghiamo perché scopra il dono della fede. Preghiamo perché gli intellettuali italiani guariscano dal loro scetticismo». Papa Wojtyla è abituato a dare giudizi drastici, soprattutto quando egli pensa di contemplare una società dentro la quale si eclissa la visione cristiana della vita. Questo giudizio sugli intellettuali italiani, paragonati a San Tommaso, lo ha dato ieri. Un paio d'anni fa, nella sua visita in Lombardia, ha concentrato così il suo pensiero: «E' in atto una grande sfida: si pensa a un mondo senza Dio, a una storia senza Cristo, a una società senza la Chiesa». Che Dio venga cacciato 40325 977112217R003 mini di fronte a Dio: «Dov'è il sapiente, dov'è l'intellettuale?». Dentro la Chiesa, Wojtyla non dà alcun posto privilegiato agli uomini della cultura, anche se tante volte si è rivolto a loro e li ha incontrati nei suoi viaggi. «Gli intellettuali non formano una classe a parte dal punto di vista ecclesiale», ha detto una volta in Africa. Paolo VI, intellettuale tormentato, alla fine del Concilio, ha inviato un messaggio particolare agli uomini del pensiero. Li ha chiamati «pellegrini in marcia verso la luce». Il cruccio di Papa Wojtyla è, invece, di non vedere questi «pellegrini» sulle strade della cultura italiana. Chi sa, però, se anche questo è vero. Se qualche giorno fa avesse guardato per esempio una pagina culturale di questo giornale, avrebbe potuto leggere la conversazione di un filosofo e di uno studioso di Bibbia, tutti e due insieme in sofferto «pellegrinaggio» verso la luce e verso la verità. dalla terra, Wojtyla non lo può sopportare. E' come uno spasimo che ha dentro di sé. «Sono pieno di inquietudine per la sorte terrena ed eterna degli uomini e dei popoli», ha detto una volta. E chi c'è, per lui, dietio questo allontanare Dio e Cristo dalla terra degli uomini? Ci sono quelli che forniscono il pensiero, le idee alla società: gli intellettuali. Ma oggi gli uomini di pensiero, per Wojtyla, sono impregnati di scetticismo e di una visione illuministica dell'uomo, maestri di una «morale laica», su cui non scendo luce dal cielo. Sono gli uomini dell'«etica senza la fede», come è il titolo di un libro di qualche anno fa. Un'elica che Wojtyla non riconosce come morale. «Se Dio non esiste, tutto è lecito», ha gridato una volta, prendendo le parole di Dostoevskij. Karol Wojtyla 6 anch'egli un intellettuale, è uno scrittore di drammi e di poesie, ma verso questa classe forse nasconde lo stesso sentimento quasi di disprezzo che rivela San Paolo nella prima lettera ai Corinti, quando valuta gli uo¬ Domenico Del Rio

Persone citate: Corinti, Domenico Del Rio, Dostoevskij, Karol Wojtyla, Paolo Vi, Papa Wojtyla, Wojtyla

Luoghi citati: Africa, Lombardia, San Paolo, San Tommaso