Per tetto soltanto il cielo

Per tetto soltanto il cielo Per tetto soltanto il cielo Peugeot306: in arrivo anche un'elegante versione scoperta Cresce anche in Italia, come in altri Paesi europei, Germania in testa, la voglia di vetture «a cielo aperto». E mentre stanno per arrivare sul nostro mercato prodotti interessanti come la Punto Cabrio e lo spider Alfa Romeo, ecco balzare in scena un cabriolet sulla cui targhetta di identificazione c'è scritto made in Italy, ma che sulla calandra porta il francesissimo leone Peugeot. Il nuovo Cabrio della 306 suggella, infatti, una collaborazione ormai quarantennale tra la Casa di Sochaux e la Pininfarina. L'azienda torinese, non si è limitata, in questo caso, a una semplice consulenza stilistica ed estetica, ma ha curato lo sviluppo e la realizzazione industriale del prodotto, costruendolo, al ritmo di circa 50 pezzi al giorno (10 mila unità all'anno). Con la versione Cabrio della 306, modello che in circa un anno ha già finito per costituire oltre un terzo dell'intera produzione di Sochaux, sono due i cabriolet Peugeot costruiti a Tori¬ no dalla Pininfarina, che continua a realizzare la versione aperta della più piccola 205, seppure soltanto col motore di 1,3 litri ed allestimento essenzializzato, in circa quattromila unità annue. Decisamente più ambiziosa è, invece, la missione della 306 Cabrio, che ha comportato, al di qua ed al di là delle Alpi, un investimento complessivo di 150 milioni di franchi, quasi 44 miliardi. Una cifra importante, motivata dal fatto che i legami con la berlina d'origine si limitano alla parte anteriore e ad alcuni elementi meccanici, mentre quasi tutta la scocca è stata irrigidita e rinforzata, per sopperire all'assenza del tetto e trasformare il telaio del parabrezza in rollbar anti ribaltamento. Una serie di interventi che hanno prodotto un incremento di 73 kg sul peso complessivo della scocca rispetto a quella della berlina, ma che ha consentito di ottenere un comportamento dinamico molto buono, quale non ci si aspetterebbe di certo - specialmente in termini di rigidità torsionale, in curva e sullo sconnesso - da un'auto totalmente aperta, ma che risulta in linea con le tradizionali caratteristiche della Casa francese. Due i motori previsti: un 1761 ce con 103 Cv a 6000 giri e 153 Nm di coppia massima a soli 3000 giri (182 km/h, 0-100 km/h in 12,6 secondi) e un più generoso due litri (per ora non ne è prevista la vendita in Italia) - da 123 Cv e 176 Nm di coppia massima a 2750 giri (194 km/h e 0-100 km/h in 10,8 secondi). Le dotazioni di serie comprendono i cerchi in lega, il servosterzo, i retrovisori a regolazione elettrica e sbrinabili, i vetri azzurrati, quattro alzacristalli elettrici, la chiusura centralizzata di porte e bagagliaio, la regolazione in altezza del sedile del conducente, la consolle centrale con inserti in radica al cruscotto e il termometro della temperatura esterna. In opzione a pagamento, Abs, condizionatore, antifurto volumetrico perimetrale e verniciatura metallizzata. Il prezzo per l'Italia verrà stabilito soltanto in aprile, al momento della commercializzazione. Indicativamente, comunque, il modello di 1,8 litri, senza cerchi in lega, costa in Francia 136 mila franchi (39,5 milioni) più 8000 franchi (2,3 milioni) per la capote elettrica. [g. man.] Peugeot 306 in versione cabriolet: la vettura viene prodotta a Torino negli impianti Pininfarina al ritmo di 50 unità al giorno (diecimila in tutto nell'anno)

Persone citate: Cabrio, Pininfarina

Luoghi citati: Francia, Germania, Italia, Torino