« Salviamo insieme i cantieri »
« L'Assedil raccoglie firme per sbloccare il pagamento dei lavori pubblici « Salviamo insieme i cantieri » I costruttori genovesi si appellano agli operai GENOVA DAL NOSTRO CORRISPONDENTE L'Assedil (Associazione costruttori edili) della Provincia di Genova ha pubblicato a pagamento sui quotidiani della Liguria un singolare annuncio che copre una intera pagina: si denuncia la crisi del settore (da 12 mila addetti del 1991 agli attuali 8 mila) che, nei prossimi mesi, potrebbe diventare una autentica tragedia, dal momento che 200 tra piccole e medie imprese del settore hanno chiuso negli ultimi due anni e le circa mille rimaste sul mercato sono di fatto «paralizzate dai debiti con le banche». In secondo luogo si cerca la solidarietà dei sindacati e dei lavoratori stessi. Gli imprenditori lanciano una proposta rivoluzionaria: «Apriamo una raccolta di firme per esigere: lo sblocco dei pagamenti dei lavori eseguiti, l'accelerazione delgi investimenti pubblici, la semplificazione delle procedure e l'attuazione delle norme sulla trasparenza». Ma il «grido di dolore» va oltre. L'Assedil accusa, direttamente e indirettamente, gli enti locali - Comune e Regione ritenuti responsabili di estenuanti lungaggini burocratiche. E' scritto nell'appello: «Migliaia di progetti privati sono fermi per ogni sorta di impedimenti formalo, procedurale, amministrativo. So passano il vaglio degli uffici municipali, si fermano ai consigli di circoscrizione; se superano il giudizio dei quartieri, stazionano per anni in Regione. Basterebbe davvero molto meno di quanto si pensi per dare la possiblità di lavorare ad un settore come il nostro, ma evidentemente manca del tutto la volontà politica di farlo». Nelle scorse settimane lo stesso presidente dell'Assedil, Gianfranco Gadolla, aveva denunciato il «bluff» del cosiddetto «accordo di Governo», stilato tra la presidenza del consiglio dei ministri e la regione Liguria nel dicembre scorso e per il quale in primavera sarebbero decollate opero pubbliche, le cosiddette «canticrabili», per migliaia di miliardi: strade statali e provinciali, opere ferroviarie, bretelle autostradali, snodi, infrastrutture collegato ai sistemi portuali di tutto il territorio ligure. «Non esiste un solo progetto pronto - aveva detto Gadolla -. Non c'è un appalto. Non si parla di criteri per partecipare alle gare. Tutto fumo pre-elettorale». Non solo: la Regione nelle scorse settimane ha approvato una logge particolarmente severa sull'impatto ambientale. Gadolla aveva sentenziato: «Con questa legge significa mandare a casa qualche migliaio di operai edili». Pochi giorni fa, il Comune, privo di mozzi, ha bloccato la riprosa dei lavori di rifacimento del «sottopasso colombiano» costruito duo anni fa di fronte all'ingresso del porto e della metropolitana che por adesso, con i suoi quattro chilometri scarsi, è la più corta del mondo, tp. 1.1
Persone citate: Gadolla, Gianfranco Gadolla
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