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Agnelli difende l'Europa Agnelli difende l'Europa «Ma deve sviluppare la competitività» PARIGI. L'avvento di un nuovo rinascimento in Europa, che sia insieme «culturale, economico e civile», è stato auspicato da Giovanni Agnelli in un discorso pronunciato martedì sera a Parigi all'Institut de France, di cui il presidente della Fiat ò corrispondente straniero. Occasione dell'intervento di Agnelli è stata l'assemblea costitutiva della Allea (all european academies), organismo che riunisce le accademie delle scienze e delle lettere di tutti i Paesi d'Europa, ed alla cui nascita ha portato il suo contributo attivo anche la fondazione Fiat France-Institut de France, che ogni anno assegna un milione di franchi a progetti selezionati per il loro contributo al progresso delle scienze e delle arti. Nel suo intervento all'assemblea, Agnelli ha pronunciato un'accorata difesa dell'Europa comunitaria, contro chi la definisce «una creazione di mercanti e di banchieri», affermando che «la Comunità è riuscita là dove nessun progetto fondato sulla conquista e la violenza era mai riuscito nella storia: assicurare ai suoi cittadini benessere crescente e una lunga era di pace». Dopo aver sottolineato che la creazione di un mercato unico non corrisponde solo agli interessi dell'economia, ma anche a quelli dei cittadini di cui «allarga considerevolmente il grado di libertà», Agnelli ha tuttavia osservato che «la crescita della disoccupazione, la perdita di quote di mercato nel commercio mondiale, il calo della produttività globale, mostrano che l'Europa deve ripensare urgentemente le basi del suo sviluppo e della sua capacità concorrenziale». «Questo - ha precisato - non vuol dire che si debba sacrificare le ragioni della solidarietà alle ragioni dell'efficienza», ma che l'Europa deve mostrarsi «capace di costruire un modello di sviluppo nuovo ed efficace» per ridiventare «uno straordinario laboratorio di conoscenze, di idee e di valori positivi». [Ansa] Il presidente della Fiat, Giovanni Agnelli, auspica un nuovo rinascimento europeo