«Uccisi dallo Stalo aguzzino» di Fabio Galvano

E' UNA LEGGE SOTTO ACCUSA Già 5 uomini suicidi perché era stato imposto l'aumento degli alimenti «Uccisi dallo Stalo aguzzino» Londra, in rivolta ipadri separati E' LONDRA una moria, fra i padri separati. Cinque si sono già uccisi, un s^sto l'hanno salvato per miracolo e ora è accusato di avere ucciso l'ex moglie. Non passa giorno che le cronache non registrino un altro dramma - forse meno cruento dell'estrema resa, ma non per questo meno doloroso con l'impronta a fuoco del Csa. E' una sigla puntuale sulle pagine dei giornali inglesi: sta per Child Support Agency, l'agenzia per il mantenimento dei bambini. E' un ente statale che si propone di rintracciare - ma la parola più adatta ò perseguitare, a sentire le vittime - i padri separati per costringerli a pagare gli alimenti per i figli affidati alla madre. Sulla carta l'operazione ò più che meritoria. Sono migliaia i bambini inglesi condannati a una vita di stenti perché il padre, dopo averli abbandonati, non si occupa più di loro, e la madre sovente non ha che i sussidi dell'assistenza sociale. L'agenzia doveva rintracciare quei padri fantasma, costringerli ad affrontare le proprie responsabilità. La sua formazione era stata salutata come la nascita di una nuova era, un momento di giustizia. Ma nella realtà la Csa sembra seguire la via più facile, colpendo i padri che non erano scomparsi e che già facevano il loro dovere. A molti di loro, in condizioni economiche non floride, sono stati imposti pagamenti insostenibili, mentre i veri «fantasmi» continuano nella loro latitanza. L'Inghilterra insorge. «Uccisi dalla Csa», proclamano i giornali. L'ultima vittima è stato James McKay, uno scozzese di 35 anni, trovato impiccato nella sua abitazione. Attorno a lui le lettere della Csa, che premeva perché aumentasse i pagamenti alla sua ex compagna per il mantenimento di Stacey e James, rispettivamente sei e due anni. Persino la madre dei bambini lo difende, scagliandosi contro i funzionari della Csa: «Bruti senza cuore», li ha chiamati: «Per poche sterline hanno privato i bambini del padre. Devono essere fermati». Era stata lei stessa a dire dove avrebbero potuto rintracciarlo. Vi era stata costretta: se non l'avesse fatto - così dice la legge - lo Stato le avrebbe sospeso i sussidi. «A pagare quello che gli chiedevano sarebbe rimasto con 12 sterline la settimana (30 mila lire, ndr). E chi può vivere con 12 sterline?». Ros Hepplewhite, la donna che ò l'anima dell'agenzia, respinge le accuse. Le respinge, come tutte le altre volte che era stata tirata in causa, col silenzio. A un portavoce fa dire che non è colpa della Csa se la gente si uccide. Ma in Inghilterra ò già nata un'«Associazione contro la Csa», che accusa l'agenzia di non avere «alcun rispetto per la vita umana». «Tutto quello che vuole è denaro, ma si tratta di denaro insanguinato», denuncia Mike Pimblott, il fondatore: «La signora Hepplewhite dovrebbe dimettersi prima di distruggere altre vite». E' accusata di avere un interesse diretto, una percentuale sul denaro che la sua agenzia recupera alleggerendo l'onere dei servizi sociali; quindi di agire non con senso di giustizia, ma con rapacità. Lei, una manager di sfondamento, non accetta quel tipo di dialogo. La scorsa settimana a uccidersi era stato Sean Smith, 23 anni. Due giorni prima, in questo crudele inventario, era stato l'ex poliziotto Derek Atkin, 37 anni, ad asfissiarsi nell'auto davanti a casa. All'inizio del mese Graeme Low, 30 anni, aveva usato lo stesso sistema. A dicembre Graham Clay, 30 anni, si era impiccato quando gli alimenti erano stati portati da 86 a 297 sterline al mese, cioè da 215 a 742 mila lire. «Non posso, non le ho», aveva scritto prima del suicidio. Il sesto, un altro che aveva scelto i fumi di scarico dell'auto, è stato salvato. Ma l'ex moglie - patto di morte? omicidio? - ò stata trovata morta. La Csa si difende. Ma allora, si domanda l'Inghilterra, di chi è la colpa? Soprattutto, quanti altri padri dovranno ancora morire in nome della Csa? Fabio Galvano L'attore Robin Williams in una scena di «Mrs. Doubtfire», film che racconta (anche se con toni da commedia) l'odissea di un padre separato

Persone citate: Child Support Agency, Graham Clay, James Mckay, Mike Pimblott, Robin Williams, Sean Smith

Luoghi citati: Inghilterra, Londra