Giornalisti fumata bianca per la vertenza-pensioni di R. Cri.

Alvaro Del Portillo, 80 anni, stroncato da infarto. Era appena tornato dalla Terrasanta Giugni: l'Inpgi sarà privatizzato Giornalisti, fumata bianca per la vertenza-pensioni Per gli iscritti contributi obbligatori Allo Stato il controllo della gestione ROMA. L'Inpgi, l'istituto nazionale di previdenza dei giornalisti italiani, sarà privatizzato. L'impegno è stato preso martedì sera dal ministro del Lavoro Gino Giugni, che ieri ha presentato il decreto al Consiglio dei ministri. L'esame del provvedimento sarà però concluso nella successiva riunione, prevista per il 30 marzo. Il decreto prevede l'obbligatorietà di iscrizione e di contribuzione al nuovo ente privatizzato, la vigilanza da parte dello Stato e la titolarità dei rapporti giuridici e del patrimonio che fanno capo all'ente da privatizzare. Il primo risultato di questa intesa ò la sospensione degli scioperi già preannunciati. Restano attuali soltanto quelli che alcuni periodici avevano spostato a questa settimana. Positivo il giudizio della Federazione nazionale della stampa italiana, il sindacato dei giornalisti, che martedì sera aveva avuto un lungo confronto con Giugni e con altri rappresentanti del ministero del Lavoro: «SullTnpgi e sul suo futuro che la legge finanziaria indica sia privatizzato - c'è oggi maggior chiarezza. Questo risultato non rappresenta l'obiettivo conclusivo dell'impegno sviluppato dai giornalisti e dal loro sindacato unitario. Costituisce però un primo significativo passo che ha consentito di metter da parte le pesanti preoccupa¬ zioni aperte nelle scorse settimane sul futuro dell'istituto pensionistico. Sarà essenziale che le cause di queste preoccupazioni non si ripresentino nel futuro». In un comunicato, la Fnsi spiega anche il motivo della conferma degli scioperi in quei periodici che avevano rinviato di una settimana l'astensione dal lavoro: «E' importante che il sacrificio venga equamente distribuito sui giornalisti dei quotidiani, dell'emittenza pubblica e privata e dei periodici». Lo schema del decreto Giugni, oltre alla privatizzazione degli istituti di previdenza che non usufruiscono di finanziamenti pubblici (insieme con l'Inpgi c'è l'Inpdai, l'istituto pensionistico dei dirigenti d'azienda), prevede anche la ridefinizione dell'ordinamento di Inail, Inps e Inpdap. In particolare, ci sarà una distinzione tra organi di vigilanza e organi di amministrazione. Sarà inoltre istituito un unico ente per la previdenza marittima, conseguente alla fusione delle tre casse marittime attualmente esistenti. Il Consiglio dei ministri, al termine della riunione di ieri, ha deciso di proseguire l'esame del decreto il 30, in modo da giungere in quell'occasione all'approvazione del provvedimento e al suo invio alle Camere per i prescritti pareri, [r. cri.]

Persone citate: Gino Giugni, Giugni

Luoghi citati: Roma