Lo scoop infinito del grande fratello

Sparatorie nelle favelas, raid di teppisti e orrori assortiti in nome dell'audience L'OBIETTIVO INDISCRETO Sparatorie nelle favelas, raid di teppisti e orrori assortiti in nome dell'audience Lo scoop infinito del grande fratello Rede Globo, sbatti la violenza in prima serata SAN PAOLO NOSTRO SERVIZIO Linciaggi, sparatorie nelle favelas, raid di giovani di periferia nelle zone più chic di Rio de Janeiro. Tutto in diretta o in prima serata nei tg della Rede Globo, quarto maggior network televisivo del mondo e «signora» quasi assoluta dell'audience in un Paese grande più dell'intera Europa. E' assai lunga la lista dei discutibili scoop a base di sangue e polvere da sparo trasmessi negli ultimi anni della rete televisiva del Belusconi brasiliano Roberto Marinho. Nell'ottobre scorso, ad esempio, hanno fatto il giro del mondo le immagini girate dalla Globo sulle spiegge di Ipanema e Leblon, quando gruppi di centinaia di ragazzi provenienti dalle zone più povere di Rio hanno «ripulito» la zona, strappando via ai bagnanti qualsiasi oggetto di valore. Quello che in gergo viene chiamato un arrastao, un rastrellamento, e che davanti alle telecamere si trasformò in un gigantesco tafferuglio con la polizia, con un bilancio finale di una de- cina di feriti e di un centinaio di arresti. Altrettanto frequenti sono le riprese effettuate durante i blitz della polizia nelle favelas della città. Si tratta solo di fiuto giornalistico e dell'indispensabile dose di fortuna necessaria perché una troupe si trovi al posto giusto nel momento giusto? C'è chi sostiene di no. Il gover¬ natore di Rio, Leonel Brizola - antico avversario di Marinho sin dagli Anni '60, quando il primo fu costretto all'esilio dalla dittatura e l'altro costruì il suo impero di telecomunicazioni con l'aiuto dei militari - ha ripetutamente accusato la Globo di manipolare i notiziari per trasmettere l'immagine di una città in permanente stato di guerra, ad un passo dal trasformarsi in una seconda Medellin. «Stalin mandava i suoi nemici in Siberia, e Marinho fa lo stesso - suole ripetere Brizola-. La sua Siberia è il ghiacciaio dell'isolamento e della dimenticanza: smetti di apparire nei telegiornali o vieni attaccato senza poterti difendere». Nel 1992, ad esempio, l'elezione del sindaco di Rio è stata pesantemente condizionata dalle immagini degli arrastao trasmesse nei giorni precedenti al voto. In lizza per il ballottaggio finale erano arrivati testa a testa la deputata negra Benedita da Silva, che abita tuttora nella favela in cui è cresciuta, a poca distanza da Copacabana, che aveva pubblicamente rifiutato l'ipotesi di chiedere l'intervento dell'esercito per ristabilire l'ordine, e l'economista Cesar Maia, bianco, benvoluto dalla borghesia della città, «pronto parole sue - ad usare il pugno di ferro contro la criminalità». Secondo tutti i sondaggi, il panico provocato dai tg della Globo è stato determinate per assicurare la vittoria a Maia. L'escalation sensazionalistica dei tg ha però anche una spiegazione commerciale. Negli ultimi due anni e mezzo, gli ascolti record della Globo in prima serata sono stati corrosi dalla concorrenza di un nuovo telegiornale «popolare» della rete Sbt: «Aqui agora» (qui e ora), che ogni giorno trasmette con enorme successo due ore di servizi su omicidi, stupri, rapine ed ogni tipo di crimine (il loro scoop più famoso è stato, nel luglio 1993, il filmato del suicidio di una ragazza di 16 anni, buttatasi dal decimo piano di un edificio nel centro di San Paolo). «La Globo è di gran lunga il network brasiliano con maggiori mezzi tecnici - spiega il critico televisivo della Foiba de Sao Paulo, Nelson de Sà - anche in passato aveva a disposizione immagini "forti", ma non le utilizzava per non choccare il pubblico. Adesso, tutto è permesso per un punto in più di audience». Il filmato del linciaggio di Salto de Lontra è stato appena un colpo di terribile «fortuna» capitato ad una troupe mandata a coprire un delitto per l'edizione regionale del tg. [g. b.] La sede di Rete Globo la più importante catena televisiva brasiliana protagonista anche della vita politica

Persone citate: Brizola, Cesar Maia, Leonel Brizola, Maia, Marinho, Medellin, Nelson De Sà, Roberto Marinho, Stalin

Luoghi citati: Europa, San Paolo, Siberia