Porcari e i miliardi al pds di S. Mar.

Porcari e i miliardi al pds Porcari e i miliardi al pds L'uomo ombra di Gardini «Con Raul a Botteghe Oscure» MILANO. «E' esatto dire che lei, negli anni '89-'90, seguiva Raul Gardini come un'ombra?», chiede Di Pietro. «Direi proprio di sì», risponde il signor Leo Porcari. Aggiungendo: «Ero però un'ombra che restava fuori da tutte le porte». Dunque, quest'ombra-tuttofare di Gardini («E' difficilissimo descrivere il suo ruolo», dice ad esempio Carlo Sama) viaggia con lui, dorme in albergo nella stanza accanto, lo accompagna agli appuntamenti. E ricorda... Di Pietro: Ricorda se per caso, in un'occasione ha accompagnato Gardini da Occhetto o da D'Alema, o da entrambi. Porcari: Ricordo un episodio nell'autunno '89. Andammo a piedi dal nostro ufficio dell'Ara Coeli a Botteghe Oscure, che è lì vicino. Faceva caldo, eravamo in giacca... Doveva essere il 5 o ili 3 dicembre. Di Pietro: E a Botteghe Oscure che succede? Porcari: Siamo stati accolti da D'Alema e siamo andati su al secondo piano. Gardini è entrato in un ufficio; non so se dentro c'era Occhetto, io personalmente non l'ho visto. La testimonianza provoca l'immediata replica del pds: quella delle date, infatti, non è questione di «lana caprina»; è proprio in autunno che l'ex pei riceverebbe, secondo la ricostruzione di Sama e Cusani, il famoso miliardo per la defiscalizzazione di Enimont. «I ricordi del signor Porcari - dice una nota dell'ufficio stampa pds - oltre ad essere confusi sono anche totalmente falsi. Né il 5 né il 13 dicembre 1989, né in autunno né in inverno vi furono incontri tra Gardini e i vertici del pds. Solo in virtù di una volgare e inquietante mistificazione si può sostenere il contrario». Rincara la dose (ma con un briciolo di ironia) Massimo D'Alema: «Apprendo che, nel corso di una testimonianza confusa e falsa, un certo signor Porcari ha affermato che avrei incontrato Gardini a Botteghe Oscure, nel dicembre '89. E' diventato ormai un noioso esercizio dover ripetere, di tanto in tanto, che ho incontrato Gardini una sola volta nella mia vita, il 2 marzo '89». D'Alema aggiunge poi che a quell'epoca non aveva incarichi di partito, bensì era direttore dell'Unità: «Il mio lavoro si svolgeva in via dei Taurini. Sottolineo l'indirizzo, in modo che il prossimo bugiardo di turno disponga almeno delle informazioni necessarie a costruire calunnie credibili». Fin qui le smentite all'uomo-ombra Porcari. Ma per il pds, l'ultima udienza del processo Cusani, ha significato anche la testimonianza del senatore Vincenzo Visco, firmatario di una proposta di legge. Più che una testimonianza, una lezione accademica in tema di defiscalizzazioni. Tarantola: Ma voi avevate preclusioni su Enimont? Visco: Preclusioni di principio no, volevamo si smettesse di fare favori ai grandi gruppi industriali a spese dello Stato. In sintesi, secondo Visco, mentre il progetto del governo prevedeva «un aumento dei valori delle società per poi ottenere sgravi fiscali, con una perdita dell'erario del 50 per cento», la sua proposta di legge prevedeva «assoluta neutralità, come negli altri Paesi». Di Pietro: Vorrei una spiegazione più terra terra, non parli come un parlamentare. Visco: Parlo da professore universitario, quale sono. E avanti con la lezione. [s. mar.]

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