Dalle neuroscienze nuova luce sull'Aids

FISIOLOGIA FISIOLOGIA Dalle neuroscienze nuova luce sull'Aids Nell'organismo un dialogo dei massimi sistemi (nervoso e immunitario) Irapporti tra sistema nervoso e sistema immunitario vengono studiati fin dai primi del secolo in vari modi, ma è negli ultimi 15-20 anni che le ricerche su questo tema si sono sviluppate con grande vivacità anche per il contributo di studiosi ài diverse competenze professionali. E' così sorta una nuova disciplina, la psiconeuroimmunoendocrinologia, i cui campi di indagine si sono progressivamente allargati. Che le funzioni del sistema nervoso e immunitario si influenzassero reciprocamente era noto; il maggiore contributo degli studi più recenti consiste nell'identificazione delle basi strutturali e funzionali di questa interazione spingendo le osservazioni a livello molecolare; ciò ha messo in evidenza una sorprendente serie di analogie e di omologie tra i due sistemi: basta consultare la bibliografia settimanale per tro¬ vare una grande quantità di nuovi lavori su questo tema. Una analogia molto interessante è rappresentata dallo schema di funzionamento dei due sistemi, basato sulla cooperazione tra diverse sottopopolazioni cellulari, capaci di riconoscersi e interagire in maniera specifica, di sintetizzare e rilasciare messaggeri chimici, di apprendimento e di memoria. Un ulteriore parallelo tra i due sistemi è nei meccanismi con cui producono, a partire da progenitori specifici, i rispettivi distinti corredi cellulari il cui numero e scelta differenziativa finale sono guidati da segnali «istruttori» precoci. Certo non previsti fino a poco fa sono i risultati che dimostrano le capacità neurotrofiche di numerose citochine (molecole prodotte dalle cellule immunocompetenti e segnali «istruttori» nello sviluppo del sistema immunitario, per esempio le in- terleuchine, l'interferone, il fattore di necrosi tumorale) su molte popolazioni neuronali in diverse condizioni sperimentali. Il clonaggio di queste molecole e l'analisi delle loro sequenze di struttura dimostra una analogia con alcuni fattori neurotrofici e rivela l'esistenza di regioni strutturali tra queste famiglie di proteine. Ce n'è abbastanza per stimolare non solo l'attività sperimentale ma anche le attività speculative dei ricercatori: le analogie sono considerate alla luce di questi elementi ed è stata tracciata una sorta di storia evolutiva dei due sistemi che, di fronte a comuni compiti di insediamenti, riconoscimento e interazione hanno adottato strategie comuni, anche a livello molecolare. Al di là dell'interesse speculativo che i risultati producono, vi sono altre buone ragioni a stimolare l'interesse per queste ricerche. E' ormai dimostrato che le citochine agiscono direttamente sulla proliferazione, sopravvivenza e differenziamento dei neuroni; in alcuni casi ne è stata dimostrata la presenza nel sistema nervoso sia per capacità di produzione del sistema stesso che per apporto da parte delle cellule immunocompetenti; uno degli obbiettivi del «Decennio di studi sul cervello» è lo studio delle malattie del sistema nervoso a cui, oltre alle più note, si aggiungono nuove neuropatologie, come quella associata all'Aids. L'identificazione di nuovi fattori neurotrofici attivi nei processi sia di sviluppo che degenerativi del sistema nervoso fornisce un ulteriore strumento per la comprensione e l'intervento a disposizione delle neuroscienze. Ulrico di Aichelburg

Persone citate: Ulrico Di Aichelburg