Le malattie che respiriamo

TECNOLOGIA TECNOLOGIA Bip, è Torà di pregare Uno speciale orologio per i musulmani Le malattie che respiriamo Parte un'indagine pilota in venti città italiane GLI islamici attendevano da tanto tempo un orologio in grado di risolvere un difficile problema che, originato dai precetti del Corano, può in molte situazioni presentarsi cinque volte al giorno. Questo problema ò di genere rituale e il rito per i musulmani ha importanza capitale. Del resto il Decalogo della religione cristiana trova una puntuale corrispondenza nei «Cinque pilastri» della fede islamica. Tra questi «pilastri» è compresa la preghiera, da recitarsi cinque volte al giorno: all'alba, a mezzogiorno, a metà del pomeriggio, al tramonto e due ore dopo il calar del sole. Il Corano prescrive inoltre che prima della preghiera vanno praticate le abluzioni purificatrici, usando nel deserto, in mancanza d'acqua, la sabbia; ma soprattutto come sappiamo - il rituale prescrive di recitare la preghiera rivolgendosi in direzioni; della Mecca, la città santa della religione islamica. 1 «pilastri delia tede» sono: il primo e più importante, la professione di fede, «Non vi è dio all'infuori di Allah e Maometto è l'inviato di Dio»; viene per secondo la citata preghiera, seguita dal Ramadam (il digiuno dall'alba al tramonto da osservarsi durante il nono mese del calendario islamico), dall'etetnusina e dal pellegrinaggio alla Mecca, da compiere almeno una volta nella vita. Due «pilastri», preghiera e Ramadam, rendono in molti casi desiderabile il possesso di un orologio che sia anche calendario e bussola. In particolare dovrebbe indicare, oltre alla data dell'era cristiana, quella dell'Islam o Egira (partenza), iniziarne il 16 luglio del 622, primo giorno dell'anno islamico (composto da mesi lunari) in cui avvenne l'ègira ossia la fuga di Maometto dalla Mecca per re- CHI abita in città ha maggior probabilità di ammalarsi di cancro rispetto a chi vive in campagna. Vita frenetica, cibi meno sani, aria inquinata... Il difficile è capire quanto incide percentualmente un fattore rispetto ad un altro. Uno studio statunitense ha tenuto sotto controllo per 14 anni quasi 10 mila persone con diverse abitudini alimentari, diverse professioni e abitanti in 6 diverse zone, dalla campagna alla metropoli. La possibilità di valutare con precisione i soggetti campione ha permesso di stabilire che chi vive in aria inquinata ha il 20 per cento di probabilità in più di ammalarsi di cancro. E in Italia? «Non abbiamo indagini altrettanto approfondite», dice Benedetto Terracini, epidemiologo, professore a Medicina e relatore al convegno «Inquinamento atmosfèrico e salute» che si è svolto la scorsa settimana a Torino. «Proiettando i risultati america¬ La Mecca, città santa dell'islam Uno speciale orologio segnala l'ora delle cinque preghiere quotidiane imposte dal Corano e la direzione della Mecca carsi ad ai-Medina. Oltre al doppio datario, l'orologio deve rendere possibile, con la indicazione dei punti cardinali, volgersi in direzione della Mecca. Un cronometro rispondente in pieno a tutte le richieste su indicate è stato finalmente realizzato. E' un vero gioiello della miniaturizzazione e gli è stato dato il nome di «prayer conipass» (bussola della preghiera) mentre nel catalogo della Casio viene indicato con la sigla Cpw300 (Compass prayer watch). Basta premere un pulsante per sapere la direzione della Mecca e, premendone un altro, il «muezzin meccanico» puntualmente cinque volte al giorno invaerà con un lungo trillo il pio musulmano alla preghiera. Mario Furesi ni sulla situazione delle città del Nord Italia possiamo stimare che, ipotizzando una proporzione di esposti del 10 per cento, dall'I al 3 per cento dei tumori polmonari sono attribuibili a inquinamento atmosferico». Sul banco degli imputati sono gli idrocarburi per riscaldamento e per autotrazione, incluse le benzine verdi. «Se non contiene piombo, la benzina verde ha una consistente dose di idrocarburi aromatici», dice Giorgio Gilli, docente di Igiene alla facoltà di Scienze, «che possono aumentare il numero di leucemie da benzene e di tumori polmonari. Solo se tutte le vetture circolanti fossero dotate di marmitta catalitica potremmo veramente apprezzare i vantaggi della benzina verde, ma il parco auto italiano è ben lungi da questa situazione. Negli Usa, invece, dove la quasi totalità dei motori sono catalizzati, c'è stato un calo di 5 mila morti l'anno per malattie cardiovascolari e, proprio per l'abbattimento del piombo nell'aria, una riduzione di circa 150 mila casi di anomalie nello sviluppo mentale dei bambini». In ogni caso, prima di scatenare allarmi ingiustificati e per evitare provvedimenti «di immagine», ma poco efficaci dal punto di vista ambientale, è necessario raccogliere dati precisi, abbondanti e scientificamente fondati. In quest'ottica, Paolo Natale, direttore del Laboratorio di sanità pubblica dell'Usi 1 di Torino, ha annunciato un progetto per studiare la relazione tra l'inquinamento urbano e le affezioni nei bambini. Nei prossimi mesi, l'aria di 20 città grandi e piccole di Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna, Toscana e Lazio sarà tenuta sotto stretta vigilanza adottando, per la prima volta, criteri uniformi di analisi. Andrea Vico

Persone citate: Andrea Vico, Benedetto Terracini, Giorgio Gilli, Mario Furesi, Paolo Natale, Ramadam