OLTRE LA SACRESTIA

OLTRE LA SACRE STIA OLTRE LA SACRE STIA Da giovedì a Milano il primo Salone del libro religioso L'esperienza delle nuove Paoline, holding multimediale I apre giovedì 24 marzo alla Fiera di Milano il primo «Salone del libro e della comunicazione religiosa»: per cinque giorni, fino al 28, una mostra mercato di libri, periodici e audiovisivi, una rassegna dell'editoria italiana dedicata alle tre grandi religioni monoteistiche (cristianesimo, ebraismo, islamismo). Fitto il calendario degli incontri. Tra gli altri: «Il libro e la comunicazione religiosa nella formazione dei giovani» e «Il cielo oltre Babele: culture e religioni in dialogo», introdotto dal cardinal Martini e dal biblista Gianfranco Ravasi (il 24); «Chi legge Dio», i risultati del sondaggio promosso nelle scuole dal «Grinzane Cavour» con il quotidiano Avvenire, e «Mass media e religione» (il 25 pomeriggio); «La poesia religiosa in Italia dalle origini al '900», con Bo, Ossola e Chiusano in occasione dell'uscita da Piemme dell'antologia curata da Ferruccio Ulivi e Marta Savini (il 26 pomeriggio). All'interno del Salone, una mostra bibliografica su «L'editoria religiosa italiana nel mondo», con i titoli più tradotti all'estero, e ima fotografica «Il Tigri e L'Eufrate: i fiumi del Paradiso», da un volume delle Edizioni San Paolo. gna al Sud America, dal Canada al Giappone). Per i libri, si è lasciato u tradizionale nome «Taoline» alla casa sorella delle Figlie di San Paolo (sono loro a gestire oltre tre quarti delle librerie) e si è fatto disegnare da Giugiaro il nuovo marchio delle Edizioni San Paolo, sede a Cinisello Balsamo e tipografia ad Alba, un fatturato annuo di 50 miliardi con 5 milioni di copie, un catalogo di 2000 titoli: un 40% di saggistica teologica, un 30% di divulgazione religiosa (dalla catechesi alla psicosociologia) e un altro 30% per i ragazzi. L'ago della bussola è da sempre il messaggio del fondatore, don Alberione: «Fare la carità della verità». I due poli sono la famiglia e la Famiglia, «dalla cellula all'universo, dalla coppia all'umanità». La nuova scommessa sta nell'acquisire «cittadinanza» tra laici e non credenti, quelli che ancora troppo spesso identificano l'editoria religiosa con il pulpito e le devozioni. Tarzia parla di una Chiesa «polifonica e multiculturale: in cui non serve che tutti suonino la stessa nota e parlino la stessa lingua. Dio è unico, tanti sono i nostri dialetti. Questa è la base del dialogo tra le fedi (quando non diventano sette: ma allora significa che si è stabilito un cattivo rapporto con Dio). Una perché, sostiene Tarzia, il circuito del libro religioso è sottostimato da chi fa i sondaggi. Per avere un best seller cattolico deve proprio esplodere il caso clamoroso, milionario, dalle Ipotesi su Gesù alla Intervista a Ratzingzer di Messori, dalle ricette di suor Germana alle lettere pastorali del cardinal Martini fino al Nuovo Catechismo. Mentre rimangono sotterranei «long seller come la vita della fondatrice dei Focolarini, Chiara Lubich, tradotta in 17 lingue, o Seppellitemi con i miei stivali di Trenchy Sally, 24 edizioni, un racconto sulla droga fine Anni 60 che per migliaia di giovani è stato l'equivalente di un Kerouac». Nel contempo, Tarzia guarda con soddisfazione al crescente impegno dei laici sul fronte religioso, indice di «una domanda profonda di spiritualità, essendo caduti muri e ideologie», non si preoccupa che gli rubino autori (come il biblista Ravasi e Messori, ora in libreria con una inchiesta sull'Opus Dei per Mondadori, per altro già stroncata proprio su Famiglia cristiana), diffida solo dei «prodotti rabberciati, brutte traduzioni, avarizia filologica per due soldini in più». Da parte sua, lancia una «Biblioteca di letteratura» (inaugurata con Tommaseo e Chateaubriand, prosegue con il Don Antonio Tarzia, direttore delle nuove Edizioni San Paolo Chiesa viva deve avere diversità di opinioni, proprio come una famiglia si fonda sul rispetto reciproco e la discussione; altrimenti non c'è amore, o c'è tradimento». Ai suoi colleghi laici don Tarzia rimprovera «un po' di pregiudiziale ignoranza dei fatti», la pigrizia delle vecchie etichette: «Ci considerano ancora dei parvenus anche se lavoriamo dal 1914». Per la prima volta lo scorso febbraio è andato a Venezia, agli incontri con i grandi dell'editoria italiana, per la Scuola dei librai: «Finalmente, mi han detto. Non mi avevate mai invitato, ho risposto». Tarzia dice di non aspirare a «salotti buoni e congreghe, l'unico giro che mi interessa è quello dei lettori». Un altro indizio di «emarginazione»? «I nostri titoli ben di rado sono segnalati nelle classifiche» Gli slogans possono contenere, anche cornposizioni grafiche. "Uno slogan per il libro" offre l'opportunità, agli studenti che partecipano, di esprimere la propria creatività attraverso una forma di scrittura che non è quella tradizionale del tema, del riassunto o del racconto. IV un modo per avvicinarsi ul linguaggio pubblicitario caratterizzato da modalità e ritmi nuovi e diversi; un modo per imparare a conoscere questo strumento di c<)imnic.azionc che è ormai dominante nella nostra società. I lavori dovranno pervenire entro il 2 maggio 1994 via fax, al numero 011/812.54.56 oppure a mezzo posta, al seguente indirizzo: Premio Grinzane Cavour- Via Montebcllo, 21 -10124 Torino. A maggio una giuria presieduta da Bruno Murari selezionerà gli slogans; i migliori IMI Progetti e scommesse del direttore Tarzia: «Acquisire cittadinaiiza tra laici e non credenti» Teatro di Juana De la Cruz), apre le collane di saggistica all'attualità (le biografie del giudice Di Pietro e Rosy Bindi) e al dibattito (dopo Le donne di Wojtyla secondo la Macciocchi sarà la volta del filosofo pds Giuseppe Vacca, già collaboratore del Sabato), insiste sulle «grandi opere», dizionari e enciclopedie, punta molte carte sul Vangelo in floppy disk, che sarà presentato al Salone del libro religioso di Milano («Un Vangelo interattivo da leggere, consultare, studiare, al computer, con sinossi, schede tematiche, cartine geografiche, ecc.), sogna una Bibbia in CdRom (in catalogo già 90 edizioni, dodici milioni di copie). Tra fede e business non sembra esserci contraddizione, tante sono le vie della Provvidenza. Ad esempio, i nuovi uffici informatizzati della San Paolo sorgono nel parco della vecchia villa Casati Stampa marchese di Sonano, il marito della più celebre Luisa Casati Stampa, l'eccentrica e trasgressiva amica di D'Annunzio. Altro che la Lollo, «quella era una ricciolina», scherza don Tarzia. E il caso ha voluto... Come scriveva San Paolo e ripeteva padre Cristoforo: «Omnia munda mundis». Luciano Gerita ' 'scrivi la pubb