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Sparì e una granata contro il porto Sparì e una granata contro il porto pazione del possibile rinvio, quando il generale Aidid aveva dichiarato che gli sembrava difficile che bastassero poche ore a superare «le ultime, piccole divergenze ancora esistenti». Aidid insisterebbe perché le nomine degli amministratori distrettuali e regionali già fatte con l'intervento dell'Unosom non vengano considerate valide e si proceda a nuove nomine. Da parte delle 12 fazioni vicine ad Ali Mahdi, invece, verrebbe l'indicazione della validità delle nomine già fatte. A Mogadiscio, intanto, due civili sono stati arrestati dalla polizia militare della Malaysia per aver saccheggiato un negozio. cumentazione relativa alle richieste fatte da Ilaria Alpi prima della sua partenza, dal giubbotto anti-proiettile alle spese alberghiere. Giorgio Balzoni, segretario del sindacato: «Dopo il nostro incontro mi pare oggettivamente difficile trovare delle responsabilità da addebitare all'azienda. Abbiamo verificato che l'azienda aveva onorato tutte le richieste dei nostri colleghi e questo ci solleva da una responsabilità che sentivamo nei confronti di Ilaria e Miran. Ma respingo l'accusa di una strumentalizzazione della morte dei nostri colleghi. Abbiamo reagito in modo un po' esasperato, ma in queste circostanze l'esasperazione è normale». Basteranno queste dichiarazioni conciliatorie da parte del sindacato a placare l'ira del presidente Claudio Dematté, che ieri ai funerali della Alpi a [Ansa] Saxa Rubra ha definito l'atteggiamento iniziale dell'Usigrai «una vergogna»? 0 quella del direttore Gianni Locatelli, che ha parlato di «inaccettabile» comportamento dei giornalisti? Dematté e Locatelli non hanno aggiunto altro, «per rispetto verso la famiglia». Ma l'episodio non è chiuso: vogliono tornare sulla vicenda «tra qualche giorno». «Qui sono in ballo altre cose», sostengono ai vertici del¬