«Non ci sono ragionieri killer» di Andrea Di Robilant

Scalfaro consola i genitori Scalfaro consola i genitori In lacrime Sattanino Bimba De Maria e Carmen Lasorella llllllillllll «Non ci sono ragionieri killer» // vertice Rai: vergognose quelle accuse MOGADISCIO ROMA. Tre milioni. Prima di partire Ilaria Alpi aveva chiesto all'azienda la somma che chiedeva sempre per coprire le «spese di produzione» a Mogadiscio. Tre milioni, da spendere in buona parte per una macchina e per la scorta. Era una somma troppo esigua? Una scorta più nutrita, anche se più costosa, avrebbe forse salvato la vita della giovane giornalista e dell'operatore Miran Hrovatin? I tagli dell'azienda, la sua nuova «filosofia ragionieristica», stanno davvero mettendo a repentaglio la vita dei suoi inviati, come ha sostenuto il sindacato Usigrai? «Questa polemica dei giornalisti è assolutamente strumentale», ribattono ai vertici della Rai. «La verità è che tutte le troupe che abbiamo mandato in Somalia quest'anno hanno sempre ottenuto la somma che ci avevano richiesto. La povera Alpi aveva chiesto meno di tutti. Ma chiedeva sempre meno di tutti, forse perché era più onesta degli altri». I rappresentanti dell'Usigrai hanno esaminato insieme a Pier Luigi Celli, potente direttore del personale, tutta la do- MOGADISCIO. Ancora tensione l'altra notte a Mogadiscio, dove sono stati colpiti da una granata e da alcuni spari il porto e l'aeroporto, affollati di militari che si preparavano a lasciare la Somalia. La conciliazione nel Paese continua a essere lontana. Contrasti sulle nomine degli amministratori locali e sui nomi dei leader legittimati a firmare la dichiarazione congiunta di riconciliazione tra le 15 fazioni: sono questi i motivi che hanno fatto rinviare di nuovo da ieri a oggi, per la terza volta, l'incontro alla sede Onu di Nairobi per annunciare la volontà dei somali di formare un governo. Già l'altro ieri si era avuta un'antici¬ l'azienda. «Non c'è alcuna "filosofia ragionieristica" da parte nostra, soltanto il tentativo di portare un po' di rigore amministrativo e morale. Ci sono molti giornalisti che vogliono sottrarsi a questo rigore e hanno colto questa triste occasione per lavarsi l'anima». Le quattro troupe inviate quest'anno in Somalia hanno chiesto somme molto diverse prima di partire. Tutte hanno ricevuto ciò che avevano chiesto. Il direttore del personale Celli: «Questo dimostra che non c'è alcun tipo di "filosofia ragionieristica"». Dimostra anche che il rigore tanto sbandierato dall'azienda non è ancora radicato. «Siamo in mezzo al passaggio dalla vecchia alla nuova Rai», spiega Balzoni. «Per razionalizzare le spese degli inviati è stata istituita una unità di crisi che avrà il compito di studiare in anticipo i percorsi degli inviati. Stiamo anche studiando la possibilità di creare la figura del producer che già esiste in altri Paesi, ma l'esistenza dell'Ordine dei giornalisti costituisce un ostacolo». Andrea di Robilant PEfl LA CIA'UH* ( A SOENJA L fAM» to a favore rci/ore G SAWALL1SCJ1 ca della RAI <li Torino a biglie!li:

Persone citate: Balzoni, Carmen Lasorella, Celli, De Maria, Ilaria Alpi, Miran Hrovatin, Pier Luigi Celli, Sattanino, Scalfaro

Luoghi citati: Mogadiscio, Nairobi, Roma, Somalia, Torino