Gandini va dal giudice

Gandini va dal giudice Gandini va dal giudice MILANO. Il capo dell'ufficio legale Fiat, Ezio Gandini, accompagnato dal difensore avvocato Marco De Luca, si è presentato lunedì spontaneamente al sostituto procuratore del pool Mani pulite Pier Camillo Davigo che lo avrebbe interrogato su alcune circostanze riferite dall'ex manager del gruppo torinese, Antonio Mosconi. Mosconi, coinvolto nell'inchiesta e colpito da due ordini di custodia cautelare, avrebbe raccontato di una riunione che si sarebbe tenuta a Vaduz e di un'altra nel corso della quale Gandini avrebbe fatto pressioni su di lui per indurlo a scegliersi un legale indicato dal gruppo torinese invitandolo a non riferire ai magistrati romani che stavano per interrogarlo alcune circostanze. Secondo quanto si è appreso, il capo dell'ufficio legale Fiat avrebbe smentito gran parte delle affermazioni di Mosconi. [Agii Carlo Sama sunta destinazione il pei. Lo stesso Sama tornerà in aula a rispondere sulla questione giornalisti, a ripetere (o no) quanto ha dichiarato davanti a Di Pietro. La sua testimonianza sulla questione è dell' 11 marzo. Per prima cosa spiega al pm i motivi del suo precedente silenzio, che sono gli stessi raccontati pubblicamente: la «modestia degli episodi», il ritenere che gli stessi avessero una rilevanza «puramente deontologica». Poi Sama «prende atto» che secondo la procura si tratta invece di un fatto penalmente rilevante (per lui e Cusani c'è l'ipotesi di appropriazione indebita) e spiega di saperne comunque abbastanza poco: «Non ero io - dice - che gestivo la disponibilità in nero; Cusani ne era il depositario e solo lui è in grado di ricostruire. Sono a conoscenza di alcuni episodi, di cui parlo limitandomi ad indicare l'aspetto materiale». Senza aggiungere altri particolari, Sama sostiene di «aver fatto pervenire a Giuseppe Turani una somma intorno ai 500 milioni; una somma attorno ai 300 milioni a Osvaldo De Paolini; una somma attorno ai 100 milioni a Ugo Bertone». Nel verbale non si dice altro sia su Bertone (La

Luoghi citati: Milano, Vaduz