Guerra Berlusconi-Violante

Dopo le dichiarazioni a La Stampa su Dell'Utri. Il leader pds: una trappola Dopo le dichiarazioni a La Stampa su Dell'Utri. Il leader pds: una trappola Guerra Berlusconi-Violante // Cavaliere: vada via dall'Antimafia N OI non ci eravamo illusi. La spiegazione del nuovo sistema elettorale nella grande massa dei votanti è stata molto più difficile di quanto gli ottimisti credessero. A distanza di pochi giorni dal voto sono ancora milioni gli italiani che non hanno capito fino in fondo l'uso delle tre schede. Il pericolo di errori, di confusioni, di «qui prò quo» è tutt'altro che dissipato. ROMA. Dopo il giorno dell'ira, la resa dei conti. Silvio Berlusconi chiede «la sospensione» di Luciano Violante, anzi «di quel fazioso uomo di apparato che è Violante». Scrive ai presidenti di Camera e Senato, a Scalfaro, chiama a raccolta giornalisti e tv, vuole che Violante venga cacciato dalla presidenza della commissione Antimafia. «Da mesi Violante cerca, mettendo in opera una rete di relazioni costruita al riparo delle sue funzioni parlamentari, di scatenare una campagna contro Forza Italia, contro me e i miei più stretti collaboratori». «Sto riflettendo se sia il caso o no di lasciare la commissione Antimafia, per poter attaccare con maggiore libertà chi ha teso questa trappola e chi la sta utilizzando»: Luciano Violante ricorre a una mossa a sorpresa per trovare una via d'uscita dopo le polemiche sulle sue dichiarazioni alla «Stampa». La procura di Catania ha già smentito che il nome di Marcello dell'Utri, come aveva dichiarato il presidente dell'Antimafia al nostro giornale, sia indagato. Bianconi, Corrias, Meli a pag. 2-3

Persone citate: Berlusconi, Bianconi, Corrias, Dell'utri, Luciano Violante, Marcello Dell'utri, Meli, Scalfaro, Silvio Berlusconi

Luoghi citati: Catania, Roma