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Il magistrato: nessun indizio contro il giovane accusato di aver ucciso madre, nonna e cugina Il magistrato: nessun indizio contro il giovane accusato di aver ucciso madre, nonna e cugina Strage di Genova, tutto da rifare Verdetto del gip: il killer non è ilfiglio REGGIO CALABRIA Ì MESSINA NOSTRO SERVÌZIO Sopra Maria Teresa Gallucci e Francesco Alviano. La casa del triplice omicidio niente sono valse le sue dichiarazioni («Ero a Rosarno, a casa di una mia cugina. Poi sono stato in paese. Mi hanno visto tutti. Perché non controllate?»). Per 48 ore è tornato nel carcere di Palmi, dov'era stato alla fine di febbraio dopo l'arresto insieme ad Antonino Pesce. Ma lentamente le accuse hanno mostrato le prime crepe. Lo «stub» - l'esame che ha sostituito quello del guanto di paraffina - pare abbia dato esito negativo, così come le «fonti confidenziali» non hanno consentito alcun riscontro sul «tour de force» al quale il ragazzo si sarebbe sottoposto pur di assassinare la madre. «Per dirla in breve commenta il difensore di Alviano, Luigi Cardone - nessun labile indizio». E così Francesco Alviano è finito fuori dal carcere e se ancora figura come sospetto per il triplice omicidio, lo deve solo al fatto che l'iter degli accertamenti e delle indagini non si è concluso. E a mettere una pietra su tutto, le parole di Mario Molisani, magistrato di Genova, che ha detto come in fondo si aspettava questo esito delle indagini: «Solo supposizioni e non indizi». Ma i carabinieri non si arrendono. Cercano testimoni che abbiano visto Alviano «Il giorno del delitto ero a Rosarno da una parente» Ma per i carabinieri resta il superindiziato durante la sua presunta trasferta a Genova. La foto del giovane viene mostrata a equipaggi e passeggeri dei vari voli, in particolare quelli diretti verso il Sud che il giovane avrebbe potuto utilizzare per il ritorno a Rosarno in tempo utile per apporre la firma nel registro dei carabinieri. Gli inquirenti non si arrendono neanche davanti all'esito, negativo, dell'esame dello «stub». «Purtroppo Alviano - concludono i carabinieri ha avuto tutto il tempo di lavarsi più volte le mani con il sapone, vanificando quindi l'esame». Diego Minuti