«In cella per errore ora paghi il giudice»
«In cella per errore ora paghi il giudice» «In cella per errore ora paghi il giudice» LE PROCEDURE PER IL RISARCIMENTO Giuseppe Cizio chiedeva giustizia allo Stato. A regolare la procedura sul risarcimento per l'ingiusta detenzione sono gli articoli 314, 315 e 646 del Codice di procedura penale. Ecco i punti principali. • La domanda per ottenere il risarcimento deve essere presentata entro 18 mesi dalla sentenza. • L'entità della riparazione non può superare i 100 milioni. • La richiesta viene valutata dalla Corte d'appello competente per territorio, la quale informa il pubblico ministero ed il ministero del Tesoro della presentazione della richiesta, della data dell'udienza e della decisione presa, a fronte della quale gli interessati possono ricorrere in Cassazione. mente modo di far parlare di sé nei primi Anni Settanta quando in campagna elettorale ideò una messinscena per coprire di ridicolo Amintore Fanfani a Trapani per un comizio nel Cine-Teatro Ariston in piazza Scarlatti. Cizio agghindò un asino con un cartello al collo con la scritta: «Io voto Fanfani». Movimentata anche la sua gestione del mercato ortofrutticolo all'ingrosso di Trapani del quale fu direttore per lunghi anni alle dipendenze della cooperativa che l'amministrava e che poi, iniziata la sua disavventura giudiziaria, scelse di allontanarlo. Quando fu scarcerato, Cizio pensò di rivalersi e aprì nella zona industriale un altro mercato all'ingrosso, ma gli andò male. Maturità al liceo classico Ximenes frequentato dai giovani trapanesi che fanno strada, appassionato di filosofia e sempre pronto a spifferare citazioni erudite, Giuseppe Cizio non solo non aveva mai avuto fama di boss ne tantomeno di amico di mafiosi, ma, inquadrato nell'estrema sinistra, non ha mai perso occasione per opporsi all'invadenza delle cosche che in città e in molti centri della provincia sono tuttora su livelli allarmanti. Eppure per un po' di tempo - ed ò questo che lo fa «impazzire» - è stato sospettato di essere organico alle «famiglie trapanesi». Conoscente del giudice Raimondo Cerami, Rino per gli amici, con il quale era in buoni rapporti, Cizio fu arrestato con l'imputazione di associazione per delinquere formalizzata contro di lui perché avrebbe tentato una mediazione fra l'imprenditore trapanese Calogero Favata, comproprietario allora di una società che gestiva i servizi di aliscafo con le isole Egadi e sospettato di essere vicino ai boss, e il sostituto procuratore della Repubblica Antonino Costa. Cizio fu pure indiziato di aver tentato di «ammorbidire» anche il giudice Cerami avvertendolo che non sarebbe stato isolato dal momento che si era già provveduto per Costa. Cerami avrebbe avuto promessi fra 100 e 150 milioni per prosciogliere i fratelli maliosi Calogero e Antonino Minore dopo che il pm, appunto Costa, sarebbe già stato «sistemato» con altri soldi. Un tentativo di corruzione fu parzialmente confermato, davanti ai giudici di Messina che si sono occupati della vicenda, dallo stesso Cerami, ma Cizio era stato poi prosciolto uscendo di scena evidentemente innocente poiché nessuno aveva ritenuto di incriminarlo di nuovo. C'entrava altra gente, non Cizio, in questo «caso» che nel gennaio scorso i giudici messinesi hanno chiuso condannando Costa a un anno e quattro mesi di reclusione per il reato di falso. Gli altri reati sono stati dichiarati prescritti. Di Cerami a sua volta si occupò anche il Csm perché non avrebbe denunciato in tempo il tentativo di corruzione, ma i giudici di Messina l'hanno amnistiato dall'accusa di omissione di atti d'ufficio. Un campo minato. Infatti Costa (grande villa a Castellammare del Golfo e una moglie in affari) era subentrato quale sostituto procuratore a Giangiacomo diaccio Montalto, assassinato dalla mafia in un agguato a Valderice, a diechi chilometri da Trapani, il 25 gennaio del 1983 mentre stava indagando sulle connessioni tra i clan siciliani e i trafficanti di anni e droga. Antonio Ravidà 1,5 milioni in più rispetto alle quota/ioni di Qualtroruote per passare a Tipo. Insomma, volete partire verso un futuro automobilistico felice e sereno? Smettete di sognare e scegliete la Tipo che preferite. Lei vi sta già aspettando. Buon viaggio. al 31 marzo infatti la vostra auto, troppo stanca e troppo usata, vale almeno
Luoghi citati: Castellammare Del Golfo, Messina, Trapani, Valderice
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