Tunisi respinge l'aereo da Israele di Aldo Baquis

Hamas attacca un bus di coloni, 5 feriti. La Commissione su Hebron scagiona Rabin Hamas attacca un bus di coloni, 5 feriti. La Commissione su Hebron scagiona Rabin Tunisi respinge l'aereo da Israele / negoziatori con l'Olp devono cambiare jet in Sicilia TEL AVIV NOSTRO SERVIZIO Mentre la Commissione israeliana di inchiesta sulla strage di Hebron si sta avvicinando passo passo ai massimi vertici militari e politici del Paese, il comandante del governo militare in Cisgiordania, generale Gaby Zohar, ha preso ieri le difese del premier Yitzhak Rabin sostenendo che da mesi questi seguiva con attenzione gli screzi fra ebrei e musulmani nella «Grotta dei Patriarchi» e aveva dato ordine di adottare misure di sicurezza adeguate. A un mese dalla strage, la situazione dell'ordine pubblico a Hebron è stata ieri oggetto di un intenso lavorìo diplomatico anche a Tunisi dove i dirigenti dell'Olp, una delegazione israeliana ad alto livello, ed emissari dei governi degli Stati Uniti, della Russia e della Norvegia hanno cercato per tutta la giornata di trovare una formula di compromesso che consenta di rilanciare i negoziati di pace. Per la delegazione israeliana, il volo a Tunisi è stato avventuroso: giunti a breve distanza dalla costa tunisina, i passeggeri del piccolo aereo privato israeliano si sono visti negare il permesso di atterraggio. I diplomatici hanno così Il Dalai Lama prega al Muro del Pianto dovuto far scalo in Sicilia, cambiare aereo, e raggiungere finalmente la sede dell'Olp con ore di ritardo. Al termine di una giornata di fitti colloqui, sul tavolo ora ci sono alcune formule di compromesso, che devono essere vagliate dal Comitato esecutivo dell'Olp. La proposta norvegese prevede la dislocazione a Hebron, in tempi brevi, di 300-500 osservatori, muniti di armi leggere. A Gaza e a Gerico sarebbero inviati complessivamente 2000 osservatori. Arafat sta studiando altre proposte: una di esse prevede pat¬ di Gerusalemme con la kippah ebraica tugliamenti congiunti a Hebron di agenti palestinesi e di osservatori stranieri, mentre nel centro della città ai coloni sarebbe vietato di circolare armati. Il timore comune di israeliani e di palestinesi è che nei Territori la situazione sfugga di mano all'Olp. Ieri cinque coloni sono rimasti feriti in un agguato teso presso il campus universitario di Bir Zeit, in Cisgiordania: da un'auto in corsa sono partite raffiche di mitra che hanno centrato un autobus di linea. Si tratta probabilmente di un'operazione degli islamici di Hamas che da tempo hanno promesso di vendicare la strage di Hebron ma anche all'interno di Al Fatah c'è aria di fronda: a Nablus, attivisti dell'Olp sono giunti a spararsi addosso. «Il rischio - ha detto Arafat ai due delegati israeliani, il direttore generale del ministero degli esteri. Uri Savir, e il vice capo di stato maggiore, generale Amnon Shahak è che gli abitanti di Hebron, anche quelli che in origine erano favorevoli alle trattative con Israele, facciano fallire gli accordi su Gaza e Gerico». A Hebron bisogna infatti fare i conti con 400 coloni armati che hanno già preannunciato che dalle loro case se ne andranno solo dentro a bare. Pur di impedire la loro evacuazione - che molti ministri israeliani ritengono necessaria - il movimento dei coloni cercherà di fare affluire in città migliaia di sostenitori ebrei che opporranno una resistenza passiva ai soldati. Anche nel Libano meridionale non c'è pace: in tre attentati sciiti sono rimasti uccisi ieri due militari israeliani e due miliziani cristiani libanesi. La reazione dell'artiglieria israeliana è stata violenta e, secondo fonti libanesi, ha provocato al morte di tre persone, fra cui una ragazzina. Aldo Baquis

Persone citate: Amnon Shahak, Arafat, Dalai Lama, Fatah, Gaby Zohar, Rabin, Uri Savir, Yitzhak Rabin