«Addio Ilaria, figlia coraggiosa» di R. R.

«Addio Ilaria, figlia coraggiosa» «Addio Ilaria, figlia coraggiosa» II pianto del padre: non aveva paura delle battaglie A sinistra, Ilaria Alpi e Miran Hrovatin Sopra, gli ultimi italiani lasciano la Somalia scente, per guadagnarsi la libertà, e quelle da adulta, per trovare la sua strada. Qui, tra pupazzi e manifesti ha coltivato la sua passione per il mondo arabo. Un interesse, forte, a volte totalizzante, che è stato la causa di attriti con i genitori. «Litigavamo spesso per questo», racconta il padre. «Criticavo questa sua passione terzomondista, per l'Africa, gli arabi. All'inizio, quando era più giovane mi preoccupavo anche. Con mia moglie ci domandavamo se forse non avevamo sbagliato qualcosa». Domande cancellate da Ilaria che crescendo proprio attraverso la conoscenza del mondo arabo ha trovato la sua professione. Con tenacità ha varcato da sola, senza che nessuno le facilitasse l'ingresso, la porta della professione giornalistica. Nel modo più difficile, vincendo un concorso della Rai. «Io avrei anche potuto parlare con qualcuno per aiutarla - racconta ancora Giorgio Alpi ma lei non ha voluto. Mi ripeteva: "Papà non ci provare, vedrai ce la farò da sola"». E difatti su 25 vincitori della prova è arrivata decima in graduatoria ed ha bussato senza lettere di presentazione al Telegiornale di Sandro Curzi. «Era molto orgogliosa di questo - aggiunge il padre ci teneva tanto a non avere avuto padrini alle spalle, di non essere lottizzata. E anche noi eravamo orgogliosi di lei e di questa sua caparbietà». La stessa caparbietà, la stessa passione che aveva per il suo lavoro Miran Hrovatin, l'operatore trucidato insieme a Ilaria. Centinaia di chilometri dividono casa Alpi da casa Hrovatin, nel Carso triestino, ma lo strazio è lo stesso. Patrizia Cresmin, la moglie di Miran, si è dovuta far forza per il figlio, Jan, di soli otto anni. Chiusa in casa confortata dalla presenza degli amici più cari e dei colleghi del marito, ha chiesto di essere lasciata in pace. Ma per ricordare Milan ha forzato se stessa, la sua pena, e ha parlato alle telecamere del Tg2. «Eravamo sposati da 15 anni. Mio marito credeva molto nel suo lavoro. Ci teneva tanto, era molto bravo. Non parlava mai dei rischi che correva, probabilmente per non farci pesare ancora di più la sua lontananza. Lui partiva, poi tornava. Eravamo un po' abituati, però tornava sempre qua. Come avrei voluto sentirlo ancora una volta... Mio figlio stanotte ha dormito da un'amica. Questa mattina sono andato a prenderlo alle 7,30 e gliel'ho detto. Ha reagito bene. Lui è come suo padre. Tutto d'un pezzo. Ha pianto un po'. E' molto controllato, ha detto delle frasi giuste. Mi ha detto: mamma, sono stato solo otto anni con lui. Troppo poco». [r. r.]

Persone citate: Giorgio Alpi, Hrovatin, Ilaria Alpi, Miran Hrovatin, Patrizia Cresmin, Sandro Curzi

Luoghi citati: Africa, Carso, Somalia