«Cattolici, attenti ai falsi»

«Cattolici, attenti ai falsi» «Cattolici, attenti ai falsi» I vescovi: non votategli ipocriti i conquistatori, gli alberi sterili CITTA' DEL VATICANO. Occhio alle truffe! L'avvertimento è dei vescovi italiani, ormai rassegnati all'evidenza per quel che riguarda l'unità dei cattolici in politica, ma preoccupati che il loro gregge possa farsi abbindolare da promesse luccicanti. E' il segretario della Conferenza episcopale italiana, monsignor Dionigi Tettamanzi, solida tempra di teologo, che si prende il compito di spiegare ai giornalisti la posizione del Consiglio permanente, il governo della Cei, sull'appuntamento elettorale del 27 marzo. Il «Consiglio» ha emesso un comunicato finale dei lavori, che è in buona sostanza una quasi-fotocopia del discorso pronunciato una settimana fa dal suo presidente, il card. Camillo Ruini (la Chiesa, non bisogna scordarlo, è una struttura fortemente gerarchica). Ma monsignor Tettamanzi ha preparato anche qualche paginetta di introduzione al suo colloquio con la stampa, e questo è più pregnante. Gli italiani sono invitati «a riflettere e a comprendere» partendo dal criterio della coerenza tra la fede e la vita. Chiama alla «razionalità», monsignor Tettamanzi, «un appello tutt'altro che superfluo in un clima caratterizzato da emotività, rissosità o conflittualità». E ancora: c'è «superficialità, che semplifica indebitamente la complessità dei problemi e della loro soluzione»; e poi «disorientamento, smarrimento confusione e incertezza». Da chi si devono guardare, gli elettori, e i cattolici in particolare? «Dal rischio di lasciarsi catturare da parole altisonanti che nascondono, o rischiano di nascondere il vuoto dei contenuti». Devono premiare una «coerenza non apparente né ipocrita, ma reale e trasparente; non ipocrita, di fronte ad una gridata novità che contrabbanda contenuti, metodi e stili inveterati». Sepolcri imbiancati! L'accusa pesantissima arriva piano piano, quando si chiede a mons. Tettamanzi di fornire qualche esempio di coerenza buona e cattiva. Il segretario della Cei dice che ciascuno deve fare il suo «esame finestra», a partire dai dati di cui dispone: «coerenza fra parole e fatti, persone e programmi, del passato e del presente, per vedere se la coerenza è reale o punteggiata qua e là di ipocrisia». E poi racconta, da teologo: «Mentre preparavo queste parole, mi sono balzati agli occhi dei paragoni biblici: l'albero dal grande fogliarne, ma che è sterile; quello che dà frutti diversi dalla sua natura, e naturalmente le parole del Vangelo sui sepolcri imbiancati». Un nome, «Il Nome», non lo si riesce a strappare al segretario della Cei, che appare preoccupato dai pericoli di un'alta percentuale di astensioni. «La coscienza - dice - deve giudicare secondo verità non solo i contenuti programmatici, ma anche le persone che intendono servirli e onorarli. Il Paese ha bisogno non di conquistatori del potere, ma di servitori della gente». I vescovi ribadiscono l'invito a una «presenza unita» dei cattolici, ma ammettono che questa «non rappresenta un dogma». (Pochi anni fa, per aver detto la stessa cosa il card. Silvestrini, in Vaticano si scatenò un putiferio). «E' un dato di fatto - ha detto Tettamanzi - i cattolici si trovano ormai dappertutto. Si potrebbe solo aggiungere che non si trovano nella stessa intensità nei diversi schieramenti». L'appello, comunque, è a votare, «vincendo una certa stanchezza, diffidenza o anche ripulsa nei confronti della politica». La situazione è grave, il Paese appare privo di valori, e i mass media sono «uno dei fattori più forti del processo di scristianizzazione e di eclissi degli stessi valori umani». Così dicono i vescovi, che vogliono potenziare i «media» cattolici, e proclamano «l'impegno a sostenere i professionisti cattolici che operano negli strumenti della comunicazione sociale». Come, non lo spiegano. Marco Tos LA STAMPA Quotidiano fondato nel IN67 DIRETTORE RESPONSABILE K/.io Mulini VICEDIRETTORI Uircnzo Mondo, Luigi I .a Spina Gad I.emcr REDATTORI CAPO CENTRALI Vittorio Suhadin, Roberto licllalo EDITRICE LA STAMPA SPA PRESIDENTE Giovanni Agnelli VICEPRESIDENTI Vittorio Caissotti di Chiusami Umberto Cuttica AM M1NISTRATORE DEI ,K< IATI ) E DIRETTORE GENERALE l'aolo l'altisclii AMMINISTRATORI Enrico Autori Luca Corderò di Monle/emolu Giovanni Giovannini Francesco l'aolo Mattioli Alberto Nicolcllo STAHII.IMKNTO TIPOGRAFICO La Stampa, via Murena» 32, Torino STAMPA IN FACSIMILE La Stampa, v. G. lirunii B4, Torino STT srl, v. C. l'esenti 130, Roma STS spa, Quinta Strada 35, Catania Nuova SA ME spa, v. della Giustizia 11, Milano L'Unione Sarda spa, v.lc Klmas, Cagliari CONCESSIONARIA PUBBLICITÀ' l'ubi ikompass Spa v. Carducci 2'J, Milano, lei. (02) 86170.1 c. M. d'Azeglio6(1,Torino, tel. ((IH) 65.211 (altro filiali inizio annunci economici) <S>^% I © I'-«M Editrice 1 -a Stampa SpA Keg. THb. ili Torino n. 613/1926 Certificato n. 2-17.1 del 10/12/1903 La tiratura ili Lunedi 21 Marzo 1994 è stato ili ÌÌ23.0P7 copie arti

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