Le Generali salgono al 3% di Comit di A. Z.

Manovre segrete alla Cariplo, tamburi di guerra all'Ina Oggi primo consiglio dopo la privatizzazione. E spuntano i maggiori azionisti Le Generali salgono al 3% di Comit Siglienti per l'assemblea pensa al Palatrussardi LA CORSA IN BANCA MILANO. E venne il lunedì del gran consiglio in piazza Scala. All'ordine del giorno la decisione sulla data della prima assemblea Comit dopo la privatizzazione: ai consiglieri della Commerciale l'ardua sentenza, convocare i 250 mila neoazionisti entro aprile o slittare di qualche settimana, a maggio? Decisione attesissima quella del presidente Sergio Siglienti. Il perche e presto detto: nella prossima assemblea, la prima dopo l'uscita di scena dell'In', il vertice Comit si presenterà dimissionario e toccherà ai nuovi azionisti decidere chi confermare e chi sostituire tra i consiglieri che dovranno poi gestire la banca di piazza della Scala per i prossimi tre anni. Ebbene, più in là nel tempo verrà convocata la maxiassemblea (uno degli amministratori ha anticipato nei giorni scorsi che potrebbero essere scelti come sede il Palatrussardi o il Lirico) e più tempo i nuovi azionisti avranno per acquistare, soprattutto per ricevere; materialmente i titoli: operazione indi spensabile, quest'ultima, per poter votare. Ecco perché, al di là dei tempi tecnici (una ventina di giorni che devono trascorrere dalla convocazione), poche settimane in più o in meno, aprile o maggio, non è decisione ininfluente per i futuri assetti. Ad aprile, per esempio, potrebbero votare solo gli azionisti che hanno già comprato e già ricevuto azioni Comit. Come dire: le assicurazioni Generali che, come si ò saputo ieri, hanno per prime ufficialmente raggiunto il 3%, tetto massimo per ogni singolo azionista. Meno di un mese fa, il 22 febbraio, le Generali, primo azionista nobile a uscire allo scoperto, avevano comunicato di possedere un 2,63% di Comit e adesso, dopo alcuni acquisti realizzati in Borsa, ecco raggiunto l'obbiettivo finale del 3% distribuito tra la casa madre Generali (un 2,84%) e le controllate (lo 0,16%) Alleanza, Venezia, Adriavita e Unione mediterranea di sicurtà. Nella stessa posizione del Leone di Trieste cioè già proprietari di un 3% potrebbero essere altri «azionisti forti» come la banca parigina Paribas finora accreditata di un 2,73% e la tedesca Commerzbank alla quale nel medesimo annuncio pubblicato ieri sui giornali è stato per ora attribuito un 2,59%. Restano invece ancora imprecisate le percentuali di Comit già in mano agli altri papabili azionisti. L'obbligo di comunicarne il possesso alla Consob, come ò noto, scatta non appena viene raggiunta o superata quota 2,5%: quanti tra i nomi fatti nei giorni scorsi (dalla Ras a Lucchini, dalla Gemina a Benctton, da Cerruti alla Bank of Scotland, ai fondi pensione Usa) sono sul punto di toccare o superare questo limite? Di sicuro, negli ultimi giorni, dopo la consegna dei titoli a offerta pubblica ultimata, molti piccoli azionisti si sono precipitati a vendere in Borsa azioni trattate tra le 400 e le 500 lire in più delle 5400 che è stato il prezzo ufficiale dcll'Opv: parecchi titoli si sono quindi riversati sul mercato consentendo arrotondamenti che saranno comunicati forse nel giro di pochi giorni, [a. z.]

Persone citate: Cerruti, Lucchini, Sergio Siglienti

Luoghi citati: Adriavita, Trieste, Usa, Venezia