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All'indomani delle elezioni, i risparmiatori potranno rifare i conti e All'indomani delle elezioni, i risparmiatori potranno rifare i conti e Guida al risparmio di primavera Fondi, polizze, Borsa: ecco come scegliere Il «boom» delle privatizzazioni - Credito Italiano, Imi, Banca Commerciale Italiana - e le nuove prospettive che si aprono per i risparmiatori italiani con l'imminente vendita dell'Ina e poi della Stet, rendono di prepotente attualità il tema della gestione «ottimale» dei risparmi di famiglia: tanto più in una fase economica delicata, come quella che l'Italia sta attraversando. Il momento giusto è proprio questo: l'avvio di primavera. Il mercato finanziario attende l'esito delle elezioni, per un mese o due non dovrebbero verificarsi particolari fenomeni economici sullo scenario internazionale né presentarsi straordinarie opportunità di investimento. E' appunto il momento giusto per fermarsi un attimo a riflettere. 1- La prima riflessione da compiere deve riguardare la quantità di risparmio che si è in grado di sviluppare. Perché non c'è alcun investimento che possa prescindere, per essere più o meno redditizio, dalla quantità di denaro che gli si destina. Quindi ciascun risparmiatore deve innanzitutto verificare il suo «budget» (entrate sicure, entrate possibili, spese sicure, spese eventuali) in relazione alle esigenze proprie e a quelle della propria famiglia, e poi stabilire quanto potrà investire. 2- La seconda fase è quella dell'«esame di coscienza» sulla propria reale capacità di amministrare da soli i propri risparmi. Non è una capacità diffusa, tutt'altro: è rarissima. Far da sé può essere divertente, ma è rischioso. Quindi, se non si è più che sicuri di sé, bisogna affidarsi a un gestore professionale. 3- Scatta in questo caso la terza, e più difficile, selezione: quella del gestore cui affidarsi. Le opzioni sono molte: investire nei fondi; puntare su una gestione patrimoniale; scegliere una polizza vita. Si può anche decidere di non decidere: rivolgersi, cioè, ad un consulente professionale e chiedere a lui cosa conviene fare, in relazione alla propria capacità di risparmio e alla propria propensione al rischio. L'importante è che sia un professionista accreditato, riconosciuto dalle autorità di vigilanza, patrimonialmente solido. [r. e. s. ala la: me to Il ni, si io pni è lseat» e, lire quanto potrà investire. 2- La seconda fase è quella dell'«esame di coscienza» sulla propria reale capacità di amministrare da soli i propri risparmi. Non è una capacità diffusa, tutt'altro: è rarissima. Far da sé può essere divertente, ma è rischioso. Quindi, se non si è più che sicuri di sé, bisogna affidarsi a un gestore professionale. 3- Scatta in questo caso la terza, e più difficile, selezione: quella del gestore cui affidarsi. Le opzioni sono molte: investire nei fondi; puntare su una gestione patrimoniale; scegliere una polizza vita. Si può anche decidere di non decidere: rivolgersi, cioè, ad un consulente professionale e chiedere a lui cosa conviene fare, in relazione alla propria capacità di risparmio e alla propria propensione al rischio. L'importante è che sia un professionista accreditato, riconosciuto dalle autorità di vigilanza, patrimonialmente solido. [r. e. s. ndo pre ù o nte) toli osta non può a prescindere fasulli, di tasdamento, i tingono un ino. [r. e. s.] LIQUIDITY TITOLI OBBLIG. AZIONI FOND! ATTIVITA' TITOLI ALTRE E Dl COMUNI PREVID. ESTERI DEPOSITI STATO ,- 1983 57,5 24,9 3,2 7,5 - 5,7 1,1 0,2 1984 50,4 26,2 3,0 6,4 0,1 12,6 1,0 0,3 1985 45,7 26,8 2,8 10,0 2,2 11,5 1,0 0,0 1986 41,0 25,5 2,4 13,5 5,8 10,5 1,1 0,2 1987 41,1 29,5 2,7 9,8 4,8 10,8 1,0 0,3 1988 40,1 31,0 3,2 10,0 3,7 10,9 1,1 0,0 1989 38,0 27,8 2,6 17,1 2,6 8,5 3,0 0,2 1990 37,1 27,7 2,7 18,9 2,1 8,5 2,3 0,7 1991 36,2 27,3 3,2 19,3 2,2 8,6 2,8 0,4 1992 34,9 27,7 3,0 19,8 2,2 9,2 2,8 0,4 UQUIDITA' TITOLI OBBLIG. AZIONI FONDI ATTIVITA' TITOLI ALTRE E Dl i COMUNI PREVID. ESTERI x DEPOSITI STATO A v amo» non possono e non devono essere dei gestori». Altra questione delicata: