Crolla Kohl ma anche la Spd di Emanuele Novazio
Crolla Kohl ma anche la Spd Il voto nello Schleswig Crolla Kohl ma anche la Spd BONN DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Crollo dei partiti storici (Spd dal 42,9 al 38,7%, Cdu dal 41,3 al 37,6, liberali dal 6,1 al 4,8), trionfo dei Verdi (dal 6 al 10,6 %) e delle piccole liste locali (che salgono dal 3,7 a quasi il 10%), e una lezione soprattutto: quello nello Schleswig-Holstein, secondo appuntamento del «super anno elettorale», non è stato soltanto un voto locale; è stato anche un voto di protesta che ha punito le grandi formazioni e più in generale i partiti di Bonn, non importa se al governo o all'opposizione. Ma sono almeno tre le sorprese che arrivano dal rinnovo dei Consigli comunali e distrettuali nella regione tedesca più settentrionale, retta da un parlamento a maggioranza assoluta socialdemocratica e dall'unica donnapresidente, Heide Simonis. La prima riguarda i trionfatori delle elezioni di domenica scorsa in Bassa Sassonia, i socialdemocratici, che hanno subito una sconfitta severa: i sondaggi confermavano all'Spd la percentuale di 4 anni fa; le proiezioni di ieri sera le attribuiscono una perdita secca del 4,2%. Analogo - ma previsto - tonfo per la Cdu del Cancelliere Kohl, che perde il 3,7% e mette agli atti il peggior risultato dal '55; e per l'Fdp: come in Bassa Sassonia, i liberali non superano lo sbairamento del 5%, perdendo oltre un punto. La seconda sorpresa riguarda le piccole formazioni locali - numerosissime, ma fra loro svetta lo Stadt Union Kiel - e i Verdi, veri trionfatori del voto. Nell'insieme le liste marginali e gli ecologisti ottengono oltre il 20 per cento, più del doppio rispetto al '90. Il voto nello Schleswig-Holstein conferma infine un ritorno d'interesse dei cittadini per le urne, dopo mesi di diffusa diffidenza elettorale: la percentuale dei votanti è stata del 70%, superiore a quella di 4 anni fa. Come già le elezioni in Bassa Sassonia avevano annunciato, la cosiddetta «Politikverdrossenheit», cioè il malumore e la sfiducia nella politica, sembra finita o in fase di forte attenuazione. Ma se è vero che il voto nello Schleswig-Holstein era considerato un pronostico per le tendenze nazionali, alcune cautele sono d'obbligo. La metà dei due milioni di elettori era infatti interessata soprattutto a fattori locali. Al centro della campagna elettorale erano del resto numerosissimi i «temi circoscritti». E l'Spd è stata certo penalizzata anche dai riflessi di uno scandalo che, l'anno scorso, aveva provocato le dimissioni di Bjoern Engholm, segretario nazionale e leader locale del partito. Emanuele Novazio Dal voto nel Land settentrionale tedesco una battuta di arresto per i cristiano-democratici del cancelliere Kohl
Persone citate: Bjoern Engholm, Heide Simonis, Holstein, Kohl, Land, Verdi
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