Nuova pista per la morte di Tamburi
Leader radicale Leader radicale Nuova pista per la morte di Tamburi FIRENZE. Lesioni sul corpo difficilmente compatibili con il tipo di incidente stradale ricostruito dalle autorità russe; circostanze poco chiare sui soccorsi e sul decesso in ospedale; dichiarazioni degli amici che delineano uno scenario con molti punti oscuri: è quanto sta emergendo dall'inchiesta della procura di Firenze sulla morte di Andrea Tamburi, responsabile delle attività del partito radicale per l'Est europeo, morto a Mosca il 27 febbraio. Secondo la versione ufficiale, l'esponente politico fiorentino, 46 anni, sarebbe stato travolto da un'auto la notte tra il 23 e il 24 febbraio e sarebbe morto in ospedale tre giorni dopo. Una ricostruzione che però è sempre più in contrasto con quanto sta accertando a Firenze il sostituto procuratore Bruno Maresca. Dopo aver ricevuto i primi risultati dell'autopsia, il magistrato ha ascoltato due amici e compagni di partito di Tamburi che erano con lui a Mosca: il russo Nikolay Khramov e Antonio Stango. L'ultima a vedere il politico fiorentino era stata la fidanzata, la russa Olga Antonova: Tamburi l'aveva accompagnata a un taxi e si era poi avviato verso casa. Da quel momento, per tre giorni, i suoi amici non avevano più avuto sue notizie. Tamburi era stato cercato in tutti gli ospedali, ma senza successo. Tra gli ospedali contattati c'era quello dove la polizia il 27 ha trovato Tamburi già morto. Secondo le autorità russe, la presenza dell'uomo non era stata segnalata perché sarebbe stato registrato come Andrej Tamburin. Una circostanza che non convince gli amici, perché Tamburi aveva in tasca il passaporto italiano. Quanto all'incidente, la polizia di Mosca ha spiegato a Stango e Khramov che l'auto avrebbe travolto Tamburi, catapultandolo a 12 metri, e si sarebbe schiantata contro un palo. Ma il conducente nega di aver investito qualcuno e il corpo della vittima non presentava fratture e aveva strane contusioni al mento e ai testicoli. Secondo Khramov, lui e Tamburi erano malvisti a Mosca per le loro idee. [Ansa]
Persone citate: Andrea Tamburi, Andrej Tamburin, Antonio Stango, Bruno Maresca, Khramov, Olga Antonova
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