Una storia fantastica

WmSette Una storia fantastica Barbara è una ragazza di 28 anni che da due vive a Torino. Si è laureata in psicologia all'università di Varsavia; conosce il russo perché è stata obbligata a studiarlo e parla benissimo l'italiano; del resto è nota la facilità con cui gli slavi imparano le lingue. Finalmente ha trovato un lavoro: fa le pulizie - la mattina presto e la sera tardi - in un moderno palazzo di uffici situato in corso Cairoli all'angolo di via Mazzini. Barbara è una ragazza positiva, con i piedi ben piantati per terra e non crede ai fantasmi, anche se ha fatto la tesi sui poteri paranormali della mente, anche se il professore di Varsavia sosteneva che lei aveva una spiccata predisposizione medianica. Ma Varsavia è lontana e qui la sua laurea non serve a niente. Perciò pensa a uno scherzo quando, una sera, all'ultimo piano, dove si trovano gli uffici della direzione, trova, sullo specchio del bagno riservato alle donne, una scritta fatta col dentifricio, in russo e in caratteri cirillici, che dice: - Mi chiamo Barbara, ho 28 anni come te, per favore vieni a liberarmi! Sarà un'impiegata della direzione che sa il russo e che vuol prendersi gioco di me, pensa Barbara, anche se lei non ha mai dato confidenza a nessuno e quando arriva gli impiegati se ne sono già andati. La sera dopo il fenomeno si VENERDÌ' i ripete e sullo specchio c'è scritto: Perché cancelli le mie richieste di aiuto e non fai niente per me? Barbara non osa fare indagini e chiedere se c'è all'ultimo piano un'impiegata che conosce il russo; preferisce presentarsi al lavoro in anticipo; dallo sgabuzzino degli attrezzi controlla non vista i bagni dell'ultimo piano e non appena gli impiegati lasciano l'ufficio si precipita in quello delle donne: evviva! non c'è nessuna scritta, si trattava di uno stupido scherzo. La donna velata Visto che già si trova all'ultimo piano, Barbara decide di cominciare le pulizie di lì anziché dal primo e va a prendere gli attrezzi; così quando spalanca la porta del bagno lo specchio non le rimanda una scritta ma l'immagine di una donna velata da un lenzuolo bianco che la copre dalla testa ai piedi e con un libro aperto in mano; questione di un attimo e la donna scompare. Sullo specchio l'inizio di una parola che potrebbe significare cimitero in russo; Barbara è tormentata dai dubbi, vorrebbe confidarsi con qualcuno ma ha paura che la prendano in giro o SABATO DOMENICA LUNEDI' WmSette 32 12

Luoghi citati: Torino, Varsavia