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AMBIENTE AMBIENTE La mappa dell'Italia a rischio DOPO l'incidente di Trecate è scoppiata (ma si è spenta fin troppo in fretta) la polemica sulle 18 aree ad alta concentrazione industriale, individuate dal ministero dell'Ambiente, nelle quali esistono impianti definiti «a rischio di incidente rilevante». Trecate è una di queste. Oltre alle raffinerie indicate fin dall'inizio dal ministero e per le quali in base alla «direttiva Seveso», c'è l'obbligo della notifica, vi sono, secondo uno studio successivo, altri stabilimenti che comportano un rischio aggiuntivo, come quello della Colombian Carbon e i pozzi dell'Agip. Purtroppo il decreto legge 7 gennaio '92, che doveva consentire adeguati provvedimenti, non è stato convertito in legge «rinviando a tempi non definibili la conclusione delle istruttorie» su tali impianti, accusa Corrado Cimi, direttore del servizio inquinamento atmosferico e acustico e industrie a rischio dello stesso ministero. «Ma i ritardi della legge e delle amministrazioni non diminuiscono i livelli di rischio, né consentono di archiviarli in attesa di tempi migliori» aveva sostenuto profeticamente Clini prima di Trecate. Su questa mancata conversione in legge Clini è in evidente polemica con l'ex ministro

Persone citate: Carbon, Clini

Luoghi citati: Italia, Seveso, Trecate