Cade un'altra testa nel clan di Hillary di Franco Pantarelli

Cade un'altra testa nel clan di Hiliary Cade un'altra testa nel clan di Hiliary Via il numero 3 della Giustizia, rubava sulle note spese BUFERA WHITEWATER NEW YORK NOSTRO SERVIZIO dalla tempesta abbattutasi su Washington in seguito ai mandati di comparizione «eccellenti» che l'investigatore Fiske aveva emesso, i media americani non si erano soffermati più di tanto sulla notizia riguardante Hubbell, che non era neppure fra i tre personaggi del dipartimento della Giustizia chiamati a deporre (assieme ai sei della Casa Bianca). Cosa abbia fatto precipitare le cose ieri, non si sa. Forse l'indagine avviata dagli ex colleghi di Hubbell ha prodotto le prove che lui li aveva effettivamente derubati e loro ne hanno immediatamente informato Washington; forse la Janet Reno ha deciso che comunque, con in corso un'indagine del genere, lui non poteva restare al suo posto. Di sicuro c'è che ieri la notizia dei possibili furti compiuti da Hubbell è stata ripresa dal «Wall Street Journal» il quale forniva anche un'indicazione approssi¬ Il presidente degli Stati Uniti Bill Clinton promette una «agenda reale» per il G-7 di Napoli ma lo scandalo Whitewater non gli lascia tregua No, non c'è proprio modo per Bill Clinton di liberarsi del problema Whitewater. Ieri sembrava una giornata tranquilla, nessuna rivelazione di documenti triturati, di incontri «impropri», di mandati di comparizione eccellenti e perfino gli avversari repubblicani sembravano a corto di munizioni, visto che loro stessi l'altro giorno avevano accolto la richiesti) dell'investigatore speciale Robert Fiske di rinunciare temporaneamente («alcune settimane 0 alcuni mesi», hanno detto) alla creazione di una commissione parlamentare d'inchiesta. Ma a metà mattinata, ecco l'ultima notizia: si è dimesso Webster Hubbell, numero tre del dipartimento della Giustizia e membro anche lui del «gruppo Rose», cioè di quel gruppo di avvocati che si sono guadagnati un posto a Washin- mativa della cifra di cui Hubbell si era indebitamente appropriato: un milione di dollari. Per quanto se ne sa, in questi giorni il «Wall Street Journal» è il primo giornale che viene accuratamente letto alla Casa Bianca, per via della violenza un po' belluina dei suoi attacchi. Vedere la notizia del milione di dollari rubato e decidere che Hubbell doveva andarsene al più presto, amavano immaginare ieri nella sala stampa della Casa Bianca, dev'essere stato tutt'uno. E il collegamento con lo scandalo? Quello per la verità non c'è (in realtà, neanche che ci sia lo scandalo è ancora sicuro, come si sa), ma poiché Hubbell è uno della «banda Hiliary», ieri è stata un'altra occasione per concentrarsi su di lei, anche se in questo caso specifico il suo ruolo sembra essere stato niente altro che quello di vittima di un furto. Franco Pantarelli

Luoghi citati: Napoli, New York, Stati Uniti, Washington