Si è aperta la grande caccia al Cancelliere

La disoccupazione condiziona le scelte dei tedeschi, e i liberali minacciano di mollare il perdente Kohl La disoccupazione condiziona le scelte dei tedeschi, e i liberali minacciano di mollare il perdente Kohl Si è aperta la grande caccia al Cancelliere Dal voto in Sassonia brutti segnali per il lungo anno elettorale BONN netta: alle elezioni di Amburgo Spd e Cdu avevano raccolto insieme il 65 % dei suffragi, in Bassa Sassonia hanno ottenuto 1 '80. Segno che la disaffezione verso le compagini tradizionali si è attenuata: per la prima volta dopo un paio d'anni, domenica il primo partito non è stato quello dei «non votanti». Un corollario importante: il peso dell'estrema destra e dei partiti di protesta si e oggettivamente ridotto. Nonostante i Republikaner abbiano raddoppiato i voti (dall'1,5 al 3,7 %) non hanno superato la «soglia del cinque» che regola l'ingresso in Parlamento. Quanto allo «Statt Partei», si è fermato allo 0,5 per cento. La secoiida lezione viene dal tema al centro dell'anno elettorale tedesco: la disoccupazione, la difesa del posto di lavoro. Gli analisti concordano: il successo del candidato socialdemocratico Gerhard Schroeder (presidente regionale uscente) nasce dal «profilo netto» tenuto durante vertenze importanti come quelle alla Volkswagen e al¬ la Deutsche Aerospace, e in generale dalla sua linea pragmatica, la stessa seguita dal candidato cancelliere Scharping in campo nazionale. In nome dell'occupazione, il presidente della Bassa Sassonia ha preso iniziative aspramente criticate dagli alleati ecologisti (dai quali intende adesso divorziare, forte della maggioranza conquistata). L'analisi del risultato mostra che i maggiori successi sono venuti dalle province industriali, mentre nelle zone più «ideologiche» l'Spd ha perso voti. La terza lezione sono i liberali, da 25 anni ago della bilancia nel governo di Bonn. In Bassa Sassonia hanno perso «dolorosamente», come ha commentato ieri il loro leader Klaus Kinkel, ministro degli Esteri nel governo Kohl. Dal 6 sono scesi al 4,4 % e non hanno ottenuto seggi nel Parlamento regionale. Sono loro forse i veri sconfitti, più della grande nave democristiana ancora in grado di recuperare prima di ottobre, forse: molti analisti ritengono al con- elementi guida della politica di Kohl: riaffermando prima di tutto l'autorità del suo partito in tema di economia liberale, e contrastando così le proposte democristiane per nuove tasse, soprattutto alle imprese. Il presidente ad honorem del partito, Otto Lambsdorff, l'ha subito fatto capire: «Non dobbiamo far tutto quello che i nostri partner di governo ci chiedono di fare. Dobbiamo badare a consolidare il bilancio e non continuare con la politica di far favori». L'ultima lezione riguarda Kohl e il suo partito: non bastano volti nuovi per recuperare consensi. La Cdu, dicono i sondaggi, è stata punita soprattutto dal logorio nazionale: il nuovo e giovane Wulff, 34 anni, non è riuscito a far dimenticare la consunzione di un simbolo e di un Cancelliere. Ma come riconoscono anche i suoi nemici, Kohl è «una vecchia volpe», e ad ottobre mancano ancora sei mesi. DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Una prova generale per il voto di ottobre e il nuovo Bundestag, avvertono i socialdemocratici, trionfatori alle elezioni regionali di domenica in Bassa Sassonia (44,3 % e maggioranza assoluta dei seggi al Parlamento locale). Un «segnale per la sorte del governo federale», gioiscono i Verdi, che quel successo hanno spartito guadagnando due punti e salendo dal 5,5 al 7,4. «Amara sconfitta», ammette il Cancelliere Kohl contando le perdite: meno 5,6 punti per la Cdu rispetto a quattro anni fa (dal 42 al 36,4%). Ma dal voto di domenica - con il quale si 6 aperto il stiperanno elettorale che il 16 ottobre culminerà nel rinnovo del Bundestag e nella scelta del nuovo Cancelliere affiorano insegnamenti contrastanti. Il primo riguarda l'umore degli elettori nei confronti dei grandi partiti popolari. Rispetto a pochi mesi fa, la svolta è II Cancelliere Kohl trario che per l'Fdp il rischio di perdere la rappresentanza al Budestag è per la prima volta reale. In Bassa Sassonia, dicono le indagini sulle ragioni del voto, i liberali hanno perso in favore di tutti gli altri partiti. Con quali conseguenze sul governo, in attesa del voto di ottobre? Qualcuno non esclude che, per riconquistare consensi, Kinkel prenderà le distanze da molti Emanuele Novazio Guai per Clinton, il Wall Street Journal decima la colonia di L

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