Per Ayala slalom fra i camion di Massimo Gramellini

Per Ayala slalom fra i camion Per Ayala slalom fra i camion Perché se vuoi fare il politico, bene, allora te la devi sgavazzare da solo». Ayala apre le braccia a compasso come riesce solo a lui: «Io ne farei volentieri a meno, della scorta. Ma qualche evento accaduto in Sicilia mi suggerisce di tenerla». Sarà l'indignazione, sarà il caffè che ha sul tavolo, ma sta cominciando a svegliarsi. Parte maluccio: «Avendo la fortuna di non star seduto tutto il giorno su un camion», ma si riscatta portando il discorso sugli ottomila furti che i camionisti subiscono ogni anno. Gallina intanto sta entrando in catalessi, svuotato di energie. E' mezzogiorno, la lasagna chiama e lui, maledizione, non può rispondere, bloccato sul palco da quel digiunatore insonne di Ayala. Vi risparmiamo le condizioni fisiche, e diremmo umane, di Piraccini. Uno straccio. Guarda l'orologio, si agita sulla sedia, chiede pietà: «Adesso le domande, ma mi raccomando, siate co-incisi». Tutto fila liscio fino al camionista coi baffi, quello dell'inizio: «Sono Vespignati, trasporti voluminosi. Il primo antifurto sul mio camion lo metterei contro il governo. Perché i ladri mi rapinano una volta l'anno, lo Stato tutti i giorni». Ayala ride, Gallina non reagisce neanche più e Piraccini ripete soltanto: «rapido, rapido». Ma Vespignati-trasporti voluminosi vuole esagerare: «Onorevole Ayala, so come battere la mafia in cinque minuti». «Mi dica, io è una vita che ci provo». Vespignati estrae dal portafogli una tessera magnetica del telefono: «Basta dare ai camionisti veri un tesserino tipo questo, mettere una macchinetta con le sbarre ai valichi e vedrà: gli abusivi che trasportano cose irregolari non potranno più passare». Ayala, ormai arzillissimo, esulta: «Ma è l'uovo di Colombo!». Uovo-tagliatella, a Piraccini l'associazione di idee scatta fulminea: «Bene, amici autotrasportatori, adesso votate chi vi pare e buon appetito». La sala si svuota come al segnale di uno starter. Gallina, poi, è già in macchina. Rimane Ayala: «Che ora è, l'una? Bè, quasi quasi mi faccio un altro caffè». CESENA ■LLE dieci e mezzo il camionista coi baffi comincia a scricchiolare: «Insomma, dov'è il Siciliano? No, perché poi finisce che si fa tardi a pranzo e io invece avrei già un certo languorino». Butta un occhio, più che altro per scrupolo, sul foglio d'invito: «Domenica, 9,30, sala ortofrutticola, confronto con i candidati. Autotrasportatori, partecipate!!!». I camionisti di Cesena partecipano, eccome: controllano quindicimila voti, uno su sette nel collegio. Ecco perché stamattina i politici sono tutti qui, puntuali e sorridenti. Tutti tranne Giuseppe Ayala, il Siciliano, con quella ipsilon che ai romagnoli non va giù e infatti sui manifesti scrivono Ajala. «Dov'è finito?», chiede Piero Gallina, il grande rivale nel derby repubblicano che ha diviso Cesena: lui, l'ex-sindaco, con il Centro catto-lamalfiano e Ayala-Ajala con Ad e i Progressisti. «I vizi della politica romana! E' tardi, me ne vado», minaccia a vuoto l'italoforzuto Giuseppe Mioni, quello che sorvola Cesena in mongolfiera chiamando gli elettori col cellulare: «Pronto, signora, sono Mioni: guardi in su». Ayala arriva alle undici meno un quarto con le occhiaie: «Scusate, la macchina!», ma non gli crede nessuno. Tantomeno Piraccini, il camionistamoderatore: «Toccherebbe a lei e invece adesso parlerà per ultimo. La parola a Piero Gallina». Tiè. E Gallina va subito a nozze: «Se l'amico Ayala vuole diventare il nostro rappresentante, dovrà abituarsi al fatto che noi romagnoli ci alziamo presto, specie la domenica, perché alla mezza ci piace andare a tavola». Un'ovazione. Più di tutti applaude lo speaker Piraccini, che deve avere una fame del diavolo e/o una moglie inflessibile. Poi Gallina cerca di stravincere: «Mio cognato è un camionista». Non solo: «I progressisti sono contro l'alta velocità e contro le aree di sosta autorizzate». Ayala è imbastito. Gesticola, certo, ma senza la consueta vigoria. Lo scuote l'affondo di Mioni, il berlusconiano in mongolfiera: «Per la vostra sicurezza saprei ben io cosa fare: più scorte ai camionisti e meno ai politici. Massimo Gramellini

Luoghi citati: Cesena, Sicilia