Allarme a Palazzo Giustizia

Allarme a Palazzo Giustizia Allarme a Palazzo Giustizia «Sono io che chiedo i nomi di eventuali persone pagate dai servizi, perché non mi fiderei a tenerle a fianco». E Ugo Pecchioli, presidente del Comitato di controllo sui servizi, ascoltato anche lui ieri come testimone dal tribunale dei ministri, precisava: «Non sarebbe una novità se risultasse che qualche personaggio dei servizi avesse utilizzato fondi dei servizi medesimi per avere degli infiltrati dentro formazioni democratiche. Il Sisde era diventato una fogna. Si sperperavano ingentissime somme di denaro per casi di arricchimento personale e per corrompere persone sparse un po' ovunque nel mondo dell'informazione e della politica». Oltre al deputato comunista, ci sarebbero, nell'elenco di Broccoletti, anche democristiani e socia¬ secondo piano, insiste l'avvocato Nino Marazzita, pochissimo presente nelle cronache dei giornali. Anche se non ha mai fatto parte della segreteria o della direzione comunista, si tratta pur sempre di un uomo addentro ai misteri di Botteghe Oscure. In una parola: una «talpa» preziosa per gli 007. E così si spiega l'altalena di reazioni, ieri, di Botteghe Oscure. In mattinata, l'ufficio stampa negava decisamente «che il pei prima o il pds poi abbiano ricevuto soldi dal Sisde, avendo il partito ricevuto in questi anni soltanto insidie e attacchi calunniosi da parte dei servizi deviati». Una smentita a tutto tondo. In serata, però, il dubbio si era insinuato ai piani alti del partito. Achille Occhetto aggiustava il tiro:

Persone citate: Achille Occhetto, Broccoletti, Nino Marazzita, Ugo Pecchioli