«Occhetto e D'Alema indagati»

«Occhetto e D'Alenici indagati» «Occhetto e D'Alenici indagati» Gli atti giudiziari passano da Roma a Milano ROMA. Achille Occhetto, Massimo D'Alema e altri esponenti del pds figurano effettivamente iscritti nel registro degli indagati a causa della denuncia presentata il mese scorso da Bettino Craxi alla Procura di Roma. La conferma è venuta ieri, dopo l'invio di buona parte degli atti alla Procura di Milano. A Botteghe Oscure si ricorda che in questi casi l'iscrizione è un atto dovuto, ma si esprime anche meraviglia di fronte al riaffiorare di una vicenda basata sulle accuse «calunniose e infondate» di Craxi a meno di due settimane dal voto. I fatti. Lo scorso febbraio l'ex leader socialista Bettino Craxi presenta una denuncia alla Procura di Roma nella quale coinvolge Occhetto, D'Alema e il tesoriere del pds Marcello Stefanini nelle vicende relative, tra l'altro, alla metropolitana milanese e alla costruzione dell'aeroporto Malpensa 2000. Alla Procura di Roma la denuncia viene regolarmente inscritta nel registro delle indagini e i denunciati diventano LA QUERCIA CONTRO IL f GÌ IL pds contro il Tgl. I l'u Smini di Botteghe Oscure si abbittono su Demetrio Volcic e la sua redazione alle 20,36 di ieri sera, pochi minuti dopo la fine del gioì naie. Sott'accusa i quattro minuti del servizio d'apertura e il titolo: «Inchiesta pci-pds. I fascicoli trasmessi da Roma a MDano. Nel registro degli indagati Occhetto, D'Alema, Stefanini, Greganti e altri». Per Botteghe Oscure il Tg «ha aperto la sua edizione serale presentando come prima notizia qualcosa che notizia non è. L'iscrizione nel registro degli indagati dei massimi dirigenti del pds è sui giornali da circa un mese ed è stata definita dai magistrali un atto formalmente dovuto dopo la denuncia presentata da Bettino Craxi. L'unica notizia vera è il trasferimento di alcuni atti giudiziari da Roma a Milano». Chissà perché questa «lezione di giornalismo» non è stata estesa anche al Tg5 di Mentana la cui seconda notizia era: ((Anche Occhetto nel registro degli indagati». Ma la dura reaz, ie contro Voi- Napoli finiscono gli atti relativi all'intreccio fra camorristi e imprenditori, anch'essi contenuti nella denuncia di Craxi. L'ufficio stampa del pds ricorda che già a febbraio il partito «stigmatizzò» la denuncia di Craxi. «Adesso ribadiamo con vigore la nostra convinzione che la denuncia si basi su accuse calunniose e infondate e sia destinata soltanto a disseminare di ostacoli e trappole il cammino della giustizia». L'iscrizione di Occhetto e D'Alema non viene confermata a Botteghe Oscure («non possiamo né confermare né smentire alcunché sul registro degli indagati»), dove però si ricorda che l'iscrizione è «un atto formalmente dovuto e quindi automatico». Caso mai, aggiunge il pds, c'è da chiedersi perché «la notizia viene rilanciata in occasione dell'invio di alcuni atti della Procura di Roma a quella di Milano». E l'avvocato del pds. Guido Calvi, parla di «inammissibili fini politici o meglio ancora, elettorali». Da sinistra Achille Occhetto e Massimo DAIema denitrificazione dei fumi della centrale Enel di Brindisi, e alle presunte tangenti pagate dall'ingegner Simontacchi della società Torno, dall'amministratore Panzavolta della Calcestruzzi e di Mario Zamorani dell'Italstat - viene trasferito alla Procura di Milano, che già si era occupata di queste vicende. Gli atti relativi ai presunti finanziamenti arrivati al pcipds da Paesi dell'Est, per i quali sono sempre indagati Occhetto e D'Alema, vengono invece inviati alla procura circondariale di Roma, mentre a automaticamente indagati per violazione della legge sul finanziamento dei partiti e ricettazione. La notizia che anche Occhetto e D'Alema sono indagati viene pubblicata da alcuni organi di stampa ma mai confermata. Successivamente, viene indetta una riunione tra i rappresentanti delle procure di Milano, Roma, Venezia, Torino per decidere le competenze sui vari tronconi dell'indagine. Il grosso degli atti - relativo appunto alla metropolitana e all'aeroporto, ma anche alla [a. d. r.]