Dalla felix Austria, il valzer

Palla felix Austria, il valzer L'Orchestra Filarmonica di Torino diretta da Gyòrgy Gyòrivanyi Rath Palla felix Austria, il valzer Un concerto festoso con il soprano Ingrid Kertesi TORINO. Pochissime danze come il valzer rimandano al desiderio di festa e di spensieratezza con quell'ottimale forma intermedia tra le raffinatezze aristocratiche e lo spirito popolare. L'associazione «La Nuova Arca» ha presentato sabato sera all'Auditorium per le «Soirées del Circolo della Stampa» un concerto interamente dedicato al ballo-simbolo dell'Austria felix fin de siede. Due i meriti extramusicali: l'intento benefico a favore dell'Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare e la possibilità di vincere, grazie a un divertente gioco musicale a indovinelli («Il Valzer misterioso»), un viaggio a Vienna in collaborazione con la Austrian Airlines. L'Orchestra Filarmonica di Torino, sotto la direzione di Gyòrgy Gyòrivanyi Rath, si è divertita e ha divertito il pubblico in un'atmosfera ispirata ovviamente al Concerto viennese di Capodanno. Così lo sparo conclusivo del «Banditen Galoppen» di Johann Strauss jr. e il gesto di spirito del primo violino che, armato di archetto, vi ha soffiato sopra, mimando il gesto del direttore sulla sua arma da fuoco, il grido finale dell'orchestra balzata in piedi al termine dell'«Eljen a Magyar Polka» e la bandiera bianca issata dal primo oboe in conclusione del¬ l'articolato concerto, hanno diffuso buonumore a piene mani tra il pubblico che batteva il tempo e ritmava, come di consueto, la «Radetzky Marsh» di J. Strauss senior eseguita senza direttore: perché Rath, dopo le prime battute, è sceso dal podio lasciando l'orchestra libera di suonare. Un bell'atto di fiducia per la Filarmonica che s'è conquistata la simpatia del pubblico che gremiva l'Auditorium. Bella e raffinata la voce di Ingrid Kertesi (soprano lirico-leggero) nei suoi dialoghi con l'orchestra in «Die Frùhlmgstimmen Valzer» così come la sua disponibilità, assieme al direttore, a partecipare al concerto senza alcun cachet. E proprio il valzer per la lotta alla distrofia diventa simbolo della gioia di vivere. Del resto, anche il terrore legato al Feldmaresciallo austriaco è stato messo ko dall'esilarante forza della «Radetzky Marsh». [a. bl.) Il direttore ungherese Gyòrgy Gyòrivanyi Rath, che ha divertito il pubblico

Persone citate: Ingrid Kertesi, Johann Strauss, Magyar Polka, Radetzky, Rath, Rath Palla

Luoghi citati: Austria, Torino, Vienna