Sibelius accompagna i viaggi nel tempio

r I DISCHI Sibelius accompagna i viaggi nel tempio IN questi sguaiati giorni elettorali sono poche le occasioni in cui si trova serenità. Occorre andarsela a cercare, ritagliarsi qualche angolino magari accompagnati dall'eleganza e dall'intelligenza della musica classica. Iniziamo con un dolce, cinematografico bosco viennese. A ricostruirlo ci ha pensato il direttore John Mauceri con l'Hollywood Bowl Orchestra: «The Great Waltz» (Philips, 1 Cd). Quattordici composizioni dove si viaggia dalla Vienna di Strauss alla Hollywood di Errol Flynn e Bette Davis. Nel senso che John Mauceri reinterpreta la più classica tradizione del valzer (gli straussiani: «Danubio blu» del viennese Johann e «Mit Mir Waltz» del «Cavaliere della Rosa» firmata dal tedesco Richard), in più l'accompagna con rivisitazioni di colonne sonore di film come «Assassinio sull'Orient Express», «Il Principe e il Povero». C'è anche la «Cenerentola» di Prokofiev, il «Candide» di Bernstein, «La Valse» di Ravel. Un romantico volteggiare dall'Europa all'America. In tutti i brani però non si deve cercare il marchio della tradizione rappresentato solamente dal Concerto di Capodanno. A guidare Mauceri è il gusto americano, e cinematografico in particolare. L'uso dei fiati è più spettacolare e meno legato alle partiture austriache; rigore e modernità (da sottolineare i «Valzer notturni» di Stephen Sondheim) si rincorrono per ricreare immagini inedite più che ricordi. Resta intatta la piacevolezza aerea di un giro di valzer. Decisamente in rispettosa linea, e con grande classe, sono le interpretazioni dell'Orchestra del Kirov di Pietroburgo diretta da Valéry Gergiev per un'antologia che raccoglie una certa idea classica della Russia: «Tchaikovsky, "Ouverture 1812"; Borodin, "Polovtsian dances"; Glinka "Ruslan e Ludmilla"; Liadov e Khatchaturian» (Philips, 1 Cd). Un viaggio ricco di suggestioni: dalla lotta tra il nobile eroe Ruslan e l'impero del Male; l'inno-preghiera con esaltazione nazionalistica di Tchaikovsky da opporre alla Marsigliese della campagna napoleonica di Russia; il folklore della fiaba in cui compare Baba-Jaga, la strega antropofaga; l'esotismo caucasico della «Danza delle spade» di Khatchaturian. Pagine dove l'energia allegra e la dolcezza triste del popolo russo trovano una coloritissima (magistrale l'inserimento di strumenti tradizionali nello sviluppo sinfonico), appassionante interpretazione. Grande fantasia la si trova anche sul disco di Jorge Bolet: «Preludio e fuga op. 35 di Mendelssohn; Preludio corale e fuga di Cesar Franck, Reminisenze di Norma di Liszt» (Decca, 1 Cd). Si tratta di un recital che il pianista americano-cubano ha tenuto ad Atlanta quasi un anno fa. Un programma ardito giocato sulla fantasia in brani dogmatici (Mendelssohn, Franck) e sul restare nobile e grandioso in un'opera che sogna la Norma belliniana. Scommessa riuscita, con grande raffinatezza. Sarà uscita di sala per l'imbarazzo quella signora dalla tosse persistente che infastidisce un pianissimo del primo brano? Un ottimo recupero nella serie economica Galleria, l'intepretazione di von Karajan di opere di Sibelius: «Sinfonia 4 e 7; Valse triste» (Deutsche Grammophon, 1 Cd). Interpretazioni degli Anni 60, esemplari per la trasformazione strutturale delle due sinfonie spogliate dei dettagli strumentali o polifonici. Due bellissime sinfonie seguite da un classico che quasi ogni disco di Sibelius porta con sé, quasi come un marchio. Non si trova lo struggente valzer nelle composizioni di Sibelius raccolte nel Cd «Musica rituale massonica. Opus 113» che accompagna il libro di Johann Freimaurer «Viaggio in un tempio massonico» (edito dall'Associazione Cavalieri di Scozia). La musica è una logica appendice del volume che con semplicità spiega valori, ideali e simboli di una vecchia associazione in questi anni tanto chiacchierata. Come Mozart, anche Sibelius compose musiche che accompagnassero i rituali massonici. Composizioni per organo, tenore, baritono, coro raccolte e curate da Roberto Cognazzo. Un'opera che incuriosisce, essendo l'unico Cd a raccogliere questi brani per i «Liberi Muratori». Alessandro Rosa

Luoghi citati: America, Atlanta, Europa, Norma, Pietroburgo, Russia, Scozia, Vienna