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«Sono gay», l'odissea di un quattordicenne di Tilde Giani Gallino

«Sono guy», l'odissea di un quattordicenne Milan, esperti divisi. Caffo: molti casi simili denunciati al Telefono azzurro, è un'età critica «Sono guy», l'odissea di un quattordicenne Scrive al giornale della scuola: voglio morire. Salvato dai compagni VAPRIO D'ADDA. «Ho 14 anni e dalla 3° elementare che a scuola e per strada mi chiamano "frocio". Sono sicuro della mia sessualità, ma odio tutti, anche me stesso. Più di una volta ho pensato di togliermi la vita, senza averne coraggio. Ogni sera prego Dio di togliermela e regalarla a qualcun altro». La lettera-confessione di Marco, pubblicata sul giornale di classe (800 copie) della Media di Vaprio d'Adda (preside Aurelio Calabrese), 30 km. da Milano, ha provocato grande emozione. Per anni, Marco è stato condizionato dall'appellativo «frocio», bisbigliato, sottolineato da pugni e spintoni, che lo ha costretto anche ad abbandonare la squadra di calcio del Vaprio (senza dire il perché ai genitori, che come capita spesso, sono gli ultimi a sapere). Ma la lettera ha anche fatto scaturire tanta solidarietà: i compagni che lo avevano irriso, le confidenze di altri ragazzi chiamati femminucce per atteggiamenti «non da maschio» e suor Enrica, l'insegnante di religione, ha dedicato la sua ora alla discussione del caso. «Marco ha fatto la cosa più giusta - dice il prof. Caffo, l'inventore del Telefono Azzurro aprendosi un ponte di comunicazione attraverso il giornale. Dubbi e disarmonie sulla pro¬ pria identità fanno parte del percorso evolutivo e parlarne è il modo migliore per affrontarli. Al Telefono Azzurro sono molte le chiamate di ragazzi che si dichiarano soli. E lo sono effettivamente perché nel nostro Paese c'è la tendenza a considerare la scoperta della sessualità come un fatto naturale, spontaneistico. Invece in casi così delicati - dice Caffo c'è bisogno di adulti che sappiano parlare. Se i genitori non so¬ no all'altezza, devono farsi aiutare a loro volta.» Sulla possibilità, a 14 anni, di intravvedere le propria identità sessuale di fondo, la psicologa Tilde Giani Gallino sembra piuttosto categorica: «A quell'età certe opzioni fondamentali sono già avvenute, perché ci si rende conto del proprio divenire a 10-11 anni. La sensazione della diversità non avviene per coscienza propria (perché atti «diversi» sono da noi vissuti come normali) ma perché altFi, soprattutto maschi, te ne fanno accorgere e talvolta con brutalità. Il sostegno psicologico è essenziale perché la diversità non sia vissuta traumaticamente». Don Gianfranco Cavicchiolo, psicopedagogista: «In questo caso anche la fede aiuta, perché Dio non rifiuta nessuno, normali e diversi». [m. boa] Ernesto Caffo, inventore del Telefono Azzurro e Tilde Giani Gallino

Persone citate: Aurelio Calabrese, Caffo, D'adda, Ernesto Caffo, Gianfranco Cavicchiolo, Tilde Giani Gallino

Luoghi citati: Milano