La prima messa con gli orecchini di Fabio Galvano

La prima messa con gli orecchini GRAN BRETAGNA Alcune hanno officiato a fianco del marito, lacrime dopo la celebrazione La prima messa con gli orecchini In diretta alla Bbc il debutto delle donne prete LONDRA DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Un prete con gli orecchini? Più d'uno, ieri, quando le 32 donne ordinate sabato dal vescovo di Bristol, nella storica cerimonia che ha fatto voltare pagina alla Chiesa d'Inghilterra, hanno celebrato la loro prima messa. Alcune, come Susan Shipp alla «All Saints United Church» di Bristol, non ha saputo resistere alla commozione ed è scoppiata in lacrime al momento della comunione. Altre, come l'ex suora Rosemary Dawn Watling, hanno insistito nelle loro prediche sulla necessità di sanare le divergenze che in tema di donne prete stanno squassando la Chiesa anglicana. La prima donna prete a celebrare la messa è stata, ieri mattina, Valerie Woods. Erano le 9,15, l'orario previsto dalla «Bbc» per la messa domenicale in tv, quando le campane suonate a festa nella sua chiosa di St. Paul, a Bedminster, hanno segnalato la fine di una grande attesa. Nel silenzio dei fedeli - in maggioranza donne - il reverendo Woods ha sorriso, ha pronunciato un vigoroso «Good morning» e poi è scoppiata in una fragorosa risata che sottintendeva tutto: l'ansia, l'incertezza, ma anche la felicità di quel momento. «Ieri non è stato meraviglioso?», ha domandato ai fedeli. Poi, con piglio energico e volitivo, ha affrontato la liturgia e ha consacrato il pane e il vi¬ no. Alla fine si è avvicinata ai banchi. Abbracci e baci: prete, ma sempre donna. La scena di Bedminster si è ripetuta un po' dovunque. Angela Berners-Wilson, che grazie all'ordine alfabetico era stata sabato la prima donna a ricevere l'imposizione delle mani da parte del vescovo, era raggiante. ((Abbiamo atteso a lungo questo momento - ha detto ai suoi parrocchiani, nella chiesa di St. Paul, a Cliflon - e ora sta davvero acca¬ dendo. E' un magnifico momento per tutti». Poi ha sorriso a suo marito Andrew, un avvocato, che ha letto le Scritture. «Proviamo compassione per coloro che hanno difficoltà ad accettare le donne prete - ha aggiunto - ma spero che con il tempo si renderanno conto dei benefici». «Le ferite della Chiesa si rimargineranno», le ha fatto eco dalla «Christ's Church» di Clifton un'altra delle nuove sacerdotesse, Glenys Mills. Ancora una volta hanno suonalo a morto le campane del canonico Malcolm Widdecombe, mentre dalle pagine del suo giornale il direttore del «Sunday Telegraph», Charles Moore, spiegava in un lungo articolo: «Perché diventerò cattolico». Moore è uno delle migliaia di tradizionalisti che ritengono di non poter accettare la svolta della Chiesa d'Inghilterra, e di riconoscere soltanto in quella cattolica la continuità della Chiesa universa¬ le. Mentre circa un migliaio di donne attendono l'ordinazione nei prossimi mesi, in altre 42 diocesi, sono ormai quasi un migliaio i preti decisi ad attraversare il fossato che finora li divideva dalla Chiesa di Roma. Ieri l'arcidiacono di York, George Austin, ha definito l'ordinazione delle donne «una questione divisiva», come tale difficile da sanare. E ha previsto che «entro pochi anni, cinque o sei», le donne prete potranno anche diventare vescovo (attualmente quella possibilità è esclusa). Sarà lieto, gli è stato domandato, di servire sotto una donna vescovo? «Non lo farò mai», è stata la sua secca risposta. Ma quella di ieri non è stata, tutto sommato, giornata di polemica. E' stata piuttosto una giornata, per le 32 donne ordinate sabato, di immensa felicità e, per il loro gregge, di timido contatto con la nuova realtà. Fabio Galvano Il direttore del Sunday Telegraph «Mi farò cattolico» Il reverendo Susan Shipp offre il pane e il vino nella sua chiesa di Bristol [FOTO REUTER]

Luoghi citati: Gran Bretagna, Londra