Sidoti d'oro 4 anni dopo

Euroindoor di atletica: l'azzurra torna al vertice nella marcia Euroindoor di atletica: l'azzurra torna al vertice nella marcia Sidofi d'oro, 4 anni dopo Bis di Jackson nei 60 hs PARIGI. Oro per l'Italia grazie ad Anna Rita Sidoti nella seconda giornata dei campionati europei di atletica indoor. Nella gara di marcia sui 3 km la piccola siciliana di Gioiosa Marea, provincia di Messina, porta la prima medaglia in questa rassegna ad una squadra azzurra che non sembra avere molta fortuna. La Sidoti, campionessa continentale all'aperto a Spalato nel '90 sui 10 km, torna dunque al vertice. Venticinque anni il prossimo luglio, è la più piccola di quattro sorelle e vive con la madre Rosaria. Ha abbandonato gli studi universitari due anni fa quando, dopo i Mondiali di Tokyo, ha perso il padre vittima di un male incurabile. Ed e proprio al genitore scomparso che dedica la medaglia. «Sapevo di poter vincere perché sono in grande forma. Temevo la tedesca Gummelt che, con il nome da signorina Anders, aveva già vinto due volte il titolo europeo. Ho preso in mano la gara nell'ultimo chilometro e temevo solo eventuali richiami della giuria che fortunatamente non ci sono stati, salvo un avvertimento da parte del giudice francese, come già era successo nella qualificazione. Ora penso agli Europei outdoor di Helsinki in agosto; sarà quella una gara ben più impegnativa». Anna Rita, al suo paese, è impegnata nell'attività pubblica («Il sindaco mi ha nominato assessore allo Sport; gli abitanti sono seimila e i problemi non mancano»), ma è della gara che preferisce parlare. Il suo tempo (11'54"32, miglior crono mondiale dell'anno) ha mancato di pochissimo il primato italiano di Ileana Salvador, assente per infortunio. «Sono soddisfatta e mi sembra di essere rinata. Dopo Spalato non avevo ottenuto più risultati importanti anche se, sul piano cronometrico, mi ero migliorata. E dopo la delusione dei Mondiali di Stoccarda avevo pensato di lasciare tutto. Ma, per fortuna, sono ancora qui». La vittoria porta loquacità a quest'atleta piuttosto restia nel passato a manifestare i propri sentimenti. E così eccola espri¬ mersi anche nei confronti della guerra in Bosnia e della mafia. «Vorrei che questa medaglia potesse servire per la pace. Sono convinta che tutti insieme si può fare qualcosa e plaudo l'iniziativa del meeting di Trapani dell'anno scorso contro la mafia, per ricordare il milite Schifani». La marcia, dunque, ancora una volta salva la spedizione azzurra in una rassegna che non ha trovato, finora, un Paese in grado di emergere. Se l'Italia ha una medaglia d'oro, la Russia e la Gran Bretagna ne hanno solo due e la Francia, molto numerosa, può contare solo su un argento ottenuto nell'asta da Galfione. Ancora un lampo del britanni- co Colin Jackson nella gara dei 60 hs. Lui, primatista del mondo, era il logico favorito. All'oro dei 60 piani del giorno prima ha fatto seguire quello sulle barriere, la gara preferita. L'impresa è storica: è il primo atleta a far doppietta in una rassegna indoor con velocità e ostacoli. Ancora la marcia potrebbe portare oggi, nella terza e conclusiva giornata, altre medaglie all'Italia. E' in programma, infatti, la finale dei 5 km maschili con De Benedictis e Didoni. Poi gli azzurri sperano in Evangelisti (lungo), Tuzzi (60 hs donne) e Nuti (400). Attilio Monetti La siciliana Anna Rita Sidoti, 25 anni