Le Gru, arriva la polizia postale di Gianni Bisio

Le Gru, arriva la polizia postale Le Gru, arriva la polizia postale Ponte radio illegale per la sicurezza intema Occhi di ghiaccio in aula «Mi ha rovinato il gioco» 38 anni, di Cormano Milanese, responsabile della Delta Service, azienda che ha in appalto i servizi di sicurezza a Le Gru. La vicenda potrà comunque provocare polemiche perché, tecnicamente le frequenze impiegate possono interferire con quelle assegnate all'Aeronautica. La frequenza del sistema antincendio è infatti «vicina» a quelle impiegate dall'Enel, mentre quella della Delta Service equivale al «canale 16» del servizio nautico, che a Torino, e quindi lontano da aree marine, non dovrebbe disturbare nessuno. Resta il fatto che non vi è concessione da parte del ministero: d'altra parte l'estrema lentezza della burocrazia in queste pratiche rende quasi impossibile essere subito in regola, perché occorrono da 15 a 24 mesi per avere le autorizzazioni sulle frequenze. della polizia postale sono intervenuti a Le Gru dopo una serie di rilievi tecnici del «Circolo». Nel corso della perquisizione sono stati trovati 10 apparati radio portatili (tipo Motorola 300) che operavano con un piccolo ponte radio e una stazione fissa sulla frequenza di 158,550 Mhz per i servizi antincendio. La procura della Repubblica ha però deciso di non sequestrarli, data la loro importanza. Il direttore dell'ipermercato, Giovanni Giacobbe, 57 anni, abitante ad Avigliana in via Don Balbiano 11 è stato comunque denunciato per esercizio illecito di apparati radioelettrici. Sono state invece sequestrate dodici radio ricetrasmittenti destinate agli addetti alla manutenzione e 5 in dotazione a personale impiegato per la prevenzione dei furti. Queste operavano sulla frequenza di 156,300 Mhz. La denuncia è scattata contro Angelo Augelli, «Non volevo uccidere, è stata una disgrazia». Giancarlo Ragona ha ripetuto ieri davanti alla corte d'assise (presidente Pettenati pm Tatangelo) la sua versione sull'aggressione che costò la vita al farmacista Mauro Allini. Tranquillo, freddo, non ha smentito il soprannome di «occhi di chiaccio». «E' vero, ho commesso 24 rapine. Avevo bisogno di soldi per pagare i debiti di gioco. Le carte e il biliardo mi hanno rovinato». Ragona, 37 anni, ex dipendente dell'ospedale San Luigi, ha aggiunto: «Avevo una discreta esperienza di armi, andavo spesso al poligono di tiro. Ho sempre cercato di evitare incidenti, colpi accidentali. Non mi avvicinavo mai troppo alla persona. Anche se avevo il cane della pistola alzato ci tenevo sopra il pollice per evitare che scattasse». Quel giorno le precauzioni non erano bastate. Ha raccontato Ragona: «Sono entrato, come le aìtre volte ho chiesto il denaro. Il farmacista me l'ha consegnato e io mi sono avviato verso l'uscita. Ero quasi vicino alla porta quando con la coda dell'occhio ho visto riflessa nello specchio una persona che si trovava nel retro del locale. Non sapevo ci fosse anche quello nella farmacia e mi sono girato di scatto per evitare sorprese alle spalle. In quel momento ho sentito come un'esplosione, ò partito il colpo. Avevo la pistola rivolta verso il basso». Il proiettile sfiorò prima un mobile poi la fronte del farmacista. «Non volevo sparare» ha ripetuto l'imputato difeso dall'avvocato Mauro Anitrini. Ma in un'udienza precedente il consulente del pm ha sostenuto: «Il proiettile che la sera del 19 ottobre scorso ha ucciso Mauro Allini aveva una traiettoria orizzontale incompatibile con il racconto che fa l'imputato». Erano illegali gli apparecchi ricetrasmittenti che venivano utilizzati all'interno del grande complesso commerciale Le Gru di Grugliasco per coordinare sia i servizi antincendio, sia il personale che si occupa della sicurezza dei locali e dei parcheggi all'esterno, sia quello della manutenzione. Gli apparati impiegavano frequenze radio senza la prescritta concessione del ministero delle Poste e gli agenti della sezione di polizia postale, diretta dalla dottoressa Liliana Meini, sono intervenuti per sequestrarli e denunciare all'autorità giudiziaria i responsabili. L'inchiesta, secondo quanto è stato detto nel corso di una conferenza stampa, sarebbe partita da segnalazioni del Circolo costruzioni telegrafiche e telefoniche del ministero delle Poste che denunciava interferenze sulle frequenze dell'Aeronautica militare. Gli uomini Gianni Bisio

Luoghi citati: Avigliana, Cormano, Grugliasco, Torino