Moody's «sprona» l'Italia

L'agenzia di rating congela il giudizio. «Ne riparliamo solo dopo le elezioni, potete farcela» L'agenzia di rating congela il giudizio. «Ne riparliamo solo dopo le elezioni, potete farcela» Moody's «sprona» l'Italia «C'è bisogno di una grande leadership» MILANO. C'è un treno che l'Italia non si può assolutamente permettere di perdere, quello della ripresa di cui si intravedono i contorni in fondo al tunnel. Per salire su questo treno, che sta per passare, bisogna però essere pronti ed è questo il compito primo di qualunque combinazione politica sia portata al governo dal responso delle urne: avere la capacità di prendere decisioni difficili e la forza di metterle in atto. Così Moody's, la prestigiosa e temuta agenzia di rating statunitense, indica al nostro Paese la strada del dopo elezioni. A farlo è stato lo stesso presidente di Moody's, John Bohn, in una pausa del seminario organizzato a Cernobbio dallo Studio Ambrosetti. «La situazione economica italiana presenta diversi sviluppi positivi - ha spiegato Bohn - ma ora il problema è quello di presentare programmi sostenibili nel lungo termine, e questo sarà possibile solo con una grande leadership politica. Il bisogno di cambiamento in Italia è grande ha insistito il presidente di Moody's -, siete in un periodo di transizione che offre notevoli possibilità, ma bisogna prendere decisioni politiche prima che il treno sia partito». E non ci si deve muovere navigando a vista, alla tattica del giorno per giorno bisogna sostituire una strategia basata su programmi sostenibili nel tempo. Per investire sull'Italia ci vuole una situazione chiara e la nostra, secondo Bohn, non lo è ancora: «Ad esempio ha sottolineato -, dal favorevole tasso di cambio sono venuti vantaggi, ma dubito che questa posizione di relativa competitività possa durare a lungo». Quali i punti più deboli del nostro sistema economico? Secondo l'osservatorio di Moody's molte aziende italiane sono condizionate dal fatto di muoversi solo entro i confini nazionali. Quindi si impongono rapidi aggiustamenti di rotta, alleanze e joint ventures per affrontare il mercato globale. Poi le banche: ce ne sono troppe e l'eccesso di concorrenza porta ad assumere grossi rischi, quando questo avviene in un momento recessivo L'ITALIA E GU 3,10% H^1 P.I.L PREVISIONE OCSE1994 0,50% USA: CANADA- GI 2,50% PREZZI CONSUMO VAR. 12 MESI 1,30% ' USA CANADA GI 4.04% 3,00% TASSO DI SCONTO ALTRI Antonio Fazio governatore della Banca d'Italia 2,90%

Persone citate: Ambrosetti, Antonio Fazio, Bohn, John Bohn

Luoghi citati: Canada, Cernobbio, Italia, Milano, Usa