«E' l'ennesima persecuzione» di Fulvio Milone

«F l'ennesima persecuzione» «F l'ennesima persecuzione» La moglie di Diego: un cumulo di bugie Ig IDa sinistra gli ex compagni di Maradona g Salvatore Bagni e Ciro Ferrara e la moglie fi Claudia fi non fu determinante. Le speranze di vincere il campionato le avevamo perse contro il Milan la settimana prima». Nando De Napoli, attuale giocatore del Milan ma allora nel Napoli: «Diego non ha venduto lo scudetto. Il Napoli in quel periodo era una grandissima squadra ma il Milan, in quella stagione, ha strameritato di vincere il titolo. Tutto è frutto della campagna inscenata contro Berlusconi per bloccare la sua ascesa politica. A Napoli stiano tranquilli, lo scudetto non l'ha voluto perdere Maradona, ma la colpa è stata di tutti noi che abbiamo perso una serie di partite. Escludo che Diego abbia potuto barattare il campionato». Raffaele Di Fusco, allora e oggi portiere di riserva: «Questo signore che rilascia questo genere di dichiarazioni ò un mitomane oppure un gran pilotatore. Il fango che sta gettando sulla nostra squadra è inaccettabile». Il manager Luciano Moggi: «Nel calcio ci sono cose che si sanno e cose che non si sanno. Io di questa storia non so niente». Amcodi Italo Allodi, ex consigliere di Ferlaino: «E' una vergogna che si approfitti del fatto che Diego è caduto in disgrazia per accusarlo di aver venduto uno scudetto, di aver tradito i napoletani. Sono certo che se anche Maradona fosse stato ricattato dalla camorra, mai avrebbe accettato di lasciare lo scudetto al Milan». Anche la Federcalcio è scettica sulle rivelazioni del pentito: «Seguiamo il caso con attenzione, ma al momento non c'è motivo per pensare all'apertura di un'inchiesta». Crescenzo Chiummariello, presidente dell'associazione italiana Napoli Club: «Se venisse provato che tutta questa storia è vera, sarebbe un danno incalcolabile. Napoli ha perdonato tanto a Maradona, ma questo no. Anche i nostalgici che ancora lo rimpiangono sarebbero costretti a detestarlo». Gennaro Montuori, presidente degli ultra: «Non crediamo a una sola parola di questa persone per noi totalmente inaffidabile. Diego non avrebbe mai fatto una cosa del genere. Ci mancava solo questo episodio in un momento difficile del Napoli». Bruno Giordano, 38 anni, oggi allenatore del Monterotondo domi... "Sì - dice Coppola (ex manager di Maradona, ndr) - è quella che sta con il tennista svedese"». E allora? Che fa Diego? Sale in camera e «alza la cornetta del telefono e chiama la cantante... Lo sentiamo dire con chiarezza: "Come sai che mi piace il c...?". Poi: "Ah, l'hai letto sul giornale. E quale giornale?"». Gli amici non sapeva proprio (campionato dilettanti), respinge in blocco le accuse del pentito: «Quello racconta e racconterà un sacco di bugie per farsi pubblicità. Ma c'è una domanda che vorrei fargli: perché mai la squadra avrebbe dovuto aspettare le ultime cinque giornate per cedere? Perché andare come treni per due terzi del campionato e poi arrendersi? Altro che Totonero, la verità è che abbiamo perso tutto il vantaggio perché non ci reggevamo più in piedi. Eravamo allenati male». Bianchi, il tecnico di allora, non risponde: «Su questo argomento non voglio parlare». Reazioni contrastanti nel clan Milan. Tassoni: «Non credo alle voci di scudetto regalatoci dalla camorra. Noi abbiamo superato il Napoli sul campo e vinto meritatamente». Maldini: «Le voci che giungono da Napoli vanno collegate alle elezioni e alla candidatura di Berlusconi. Tutto questo non crea tensione perché eravamo stati avvisati dal presidente di quanto sarebbe avvenuto. Ma come si può dare spazio alle affermazioni di un corriere della droga?». Vittorio Raio Amori mercenari con ragazzotte di provincia Maradona dopo un interrogatorio ai tempi dello scandalo cocaina. A lato il suo manager Franchi sceglierli, il povero Diego. Si contornava anche di camorristi. E' nota la sua amicizia con i fratelli Giuliano, specializzati in estorsioni, toto nero e traffico di droga. Tra i suoi confidenti c'era anche un certo Italo lovine, professione barista in un chiosco sulla collina di Posillipo. Era lui che gli vendeva la cocaina. Fulvio Milone

Luoghi citati: Monterotondo, Napoli, Posillipo